IL TUTOR
Data: 19/12/2022,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... interesse collettivo. Mi spiegò come raggiungere il centro cittadino, porgendomi una lista degli orari dei servizi pubblici che facevano fermata lì davanti; chiesi infine dove avrei potuto trovare una struttura per poter nuotare e lui, conducendomi all’ascensore interno della location, mi portò ad un piano seminterrato dove era presente una generosa piscina, che mi confermò essere dotata di spogliatoi, docce, sauna, fitness e altro.
Mi sentii meglio. Quel posto era dotato di tutto ciò che mi serviva, piscina compresa per farmi le vasche quotidiane.
Alla fine mi condusse in quello che sarebbe stato il mio nuovo ufficio; un enorme salone posto all’ottavo piano del palazzo.
Disponeva di una quindicina di scrivanie tutte attrezzate con tastiere e monitor, due grandi tavoli lavoro, diversi ed enormi monitor appesi alle pareti, una sontuosa scrivania direzionale circondata da piante in vaso di indubbio valore economico; poi, dislocati in angoli e meno in evidenza, c’erano stampanti, plotter ed altra attrezzatura specifica, a me ben nota, che veniva utilizzata per i progetti di ricerca.
Entrando, mi presentò ai miei nuovi colleghi, una decina in tutto, di cui sette donne e tre uomini.
L’età media non superava i trentacinque anni. Un ambiente giovane, dinamico.
Mi piace, pensai.
Mi fece accomodare alla mia scrivania mentre tutti, circondandomi, cercarono di farmi sentire immediatamente a mio agio. Mentre il mio accompagnatore si congedava, lasciandomi un ...
... numero di interno per poterlo cercare nel caso necessitassi ancora di aiuto, alcuni dei miei nuovi colleghi iniziarono a tempestarmi di domande su chi fossi e da dove venissi. Altri cercavano di spiegarmi come funzionasse il lavoro all’interno di quella sezione operativa.
Quando finalmente entrò il responsabile del progetto, chiamato comunemente Tutor, ci fu come un esplosione di gioia da parte di tutti, coinvolgendolo nelle presentazioni.
Simone, il Tutor, era un uomo che non arrivava alla cinquantina, alto circa un metro ed ottanta, corpulento e massiccio; quel giorno era vestito tutto di nero con un lupetto, dei jeans modaioli aderenti che evidenziavano un bel culo rotondo e pieno, scarpe Prada nere, abbronzato, capelli folti, brizzolati e mossi, una generosa bocca carnosa che faceva da cornice ad una perfetta dentatura bianchissima.
Molto giovanile, pareva decisamente affabile anche se il suo portamento era sicuro e deciso.
Dopo il cabaret iniziale, mi invitò alla sua scrivania, quella direzionale, per espormi il progetto di ricerca ed i miei obbiettivi. Parlammo per diverse ore; mi spiegò tutto del nuovo lavoro, dell’idea, inizialmente rinchiusa nella sua mente per diversi anni, alimentata da approfonditi studi, ricerche e verifiche, sino alla presentazione al consiglio che, dopo accurate indagini ed approfondimenti, alla fine, la approvò e ne stanziò i necessari fondi per poterla realizzare; alla formazione dell’equipe con la scelta di persone preparate e ...