IL TUTOR
Data: 19/12/2022,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... recuperato nel giardino.
Ritenendo impossibile e sciocco anche il solo pensiero di poterlo portare via con me, mi ripromisi che uscendo l’indomani l’avrei riposto dove lo avevo preso.
Guardandolo mi venne da sorridere, quasi malinconicamente!
All’istante, pensai di utilizzarlo ancora una volta, l’ultima, con il mio attrezzo sessuale, in quella camera che era stata fonte di tante emozioni; fu nuovamente fantastico, anche se dall’altra parte ormai non c’era più nessuno.
Capitolo XX.
Dopo il lungo viaggio, arrivai finalmente a destinazione, nella mia città, nel mio vecchio appartamento, acquistato dai miei genitori qualche anno prima, mal arredato e nettamente meno luminoso di quello che avevo appena lasciato.
Decisi che il suo contenuto necessitava di una completa revisione.
Avrei buttato via quella miseria di mobili che lo occupavano per sostituirli con qualcosa di più moderno.
Mi dedicai alle pulizie generali, lavando e spolverando. Per tutto quel periodo, chiuso ed abbandonato, polvere ed incrostazioni avevano trovato un ambiente ideale per accumularsi e calcificarsi.
Verso sera suonò il citofono; pensai subito ad un’improvvisata dei miei amici, anche se eravamo d’accordo di trovarci in centro verso le venti per cenare insieme.
“Consegna”, rispose l’uomo al citofono.
Lo feci salire. Mentre aspettavo nel corridoio delle scale, cercando di immaginare chi potesse avermi mandato qualcosa, vidi uscire dall’ascensore un gigantesco mazzo di ...
... fiori.
L’omino che a stento cercava di reggerlo senza rovinarlo, avvicinandosi a me con la ricevuta in bocca, mi farfugliò qualcosa; chiedeva dove potesse appoggiarlo.
Lo feci entrare premurosamente indicandogli il tavolo.
Lo distese, mi fece firmare la ricevuta e complimentandosi con me se ne andò.
Complimenti? Di cosa? Forse per la generosità di quel mazzo di fiori, bellissimi e profumati, che avevano completamente occupato il tavolo.
Cercai un biglietto, un indizio su chi fosse il mittente. Trovai nel mezzo una busta con scritto “Per Giulia”.
Con il cuore in gola, morsa dalla curiosità, velocemente la aprii estraendone il biglietto contenuto.
“Ci rivedremo presto. Simone”
Stavo per svenire.
Ecco, la mia testa cominciava già a riempirsi di domande, congetturare risposte, ipotizzare scenari ed eventi.
Calma, Giulia calmati!
Apprezza il gesto, il saluto che aspettavi, la telefonata o il messaggio che non ti sono mai arrivati e che fondamentalmente ti hanno fatto sentire un po’ usata, anche se avevi già archiviato la cosa pensando che fossi stata tu, alla fine, ad usare lui.
Quindi, una volta calmata, lasciai che orgoglio e soddisfazione mi invadessero.
La sera mi ritrovai con i miei amici che immediatamente mi sommersero di complimenti ed elogi, dicendo di trovarmi più bella, più affascinante ed anche meglio vestita!
Dissero che questa esperienza mi aveva cambiata, parevo più aperta, socievole, simpatica. Trovarono che le mie battute fossero ...