1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... borsone dall’azienda, uno di quelli che utilizzavano per le sponsorizzazioni sportive.
    
    Sbrigai le mie pratiche presso la direzione e programmai il rientro, partenza per l’indomani mattina.
    
    Arrivò sera e, dopo aver rifiutato una decina di chiamate di Paolo con altrettanti messaggi ai quali rispondevo con quello automatico che recitava “Ora non posso parlare. Ti richiamo più tardi. Grazie!”, alla fine, decisi di richiamarlo.
    
    Mi rispose subito, cominciando una serie infinita di domande del tipo “Tutto bene? Ci sono stati problemi? Il progetto non funziona?”, quando decisi di stopparlo con un invito a cena per la sera stessa che lui accettò immediatamente.
    
    Bene, pensai. Ho il tempo necessario per inventarmi la nuova favola di cappuccetto rosso!
    
    Ci trovammo direttamente in un locale del centro, un piccolo ristorante. Lui era lì all’ingresso, ad aspettarmi.
    
    Per tutto il giorno non ebbi notizie di Simone. Io non lo cercai. Non pensavo neanche di farlo. Se voleva, poteva chiamarmi lui ma, per quel poco che lo conoscevo, non l’avrebbe mai fatto. Al limite, mi sarebbe piombato in casa, come la sera prima, ma dubitavo anche di quello.
    
    Dedicai la serata a Paolo, prima raccontandogli la storiella che avevo improvvisato sotto la doccia prima di uscire, poi, cercando di scusarmi per la sera prima, per la mia disponibilità generata dall’euforia dell’evento e dell’alcool ingerito.
    
    Gli dissi che ero fidanzata con un militare graduato, ora in missione, e che le cose tra ...
    ... noi si erano leggermente raffreddate ma, per coerenza e serietà, avevo deciso di aspettare il suo rientro per chiarire la situazione prima di farmi coinvolgere in nuove relazioni.
    
    Paolo, da bravo ragazzo che era, generosamente condivise le mie argomentazioni, scusandosi di conseguenza se in qualche modo avesse cercato di approfittarsi della situazione, del mio stato di debolezza.
    
    Mentre diceva ciò, lo ritenni maggiormente più idiota di quanto pensassi la sera prima.
    
    Per poco non gli vomitai nel piatto.
    
    Finito di cenare, uscimmo ed insieme tornammo alla nostra base. Nella hall ci scambiammo un piccolo abbraccio e, con la promessa di risentirci a breve aggiornandoci sulla mia situazione sentimentale, ci congedammo, rientrando rispettivamente nei propri alloggi.
    
    Quella sera mi ripromisi di cambiare numero di cellulare.
    
    Rientrai, con una stana eccitazione che, man mano mi avvicinavo al mio appartamento, aumentava, divenendo quasi ansia.
    
    Entrai in casa, chiusi la porta e corsi in camera per appoggiare l’orecchio alla parete del letto.
    
    Nulla, non sentii nulla.
    
    Delusa, mi rassegnai al pensiero che Simone, forse, non ci sarebbe stato più, per sempre.
    
    E, tutto sommato, probabilmente, era giusto così.
    
    Mi guardai intorno, scrutai quella camera dove, in qualche modo, al suo interno la mia vita era definitivamente cambiata.
    
    Mi pareva ancora di udire i colpi sulla parete, le voci ansimanti di Simone e della sua donna che si mescolavano alla mia, i miei ...
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