1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... il piacere di quel calore generato da un orgasmo mai provato prima, che si stava diffondendo in tutto il mio corpo.
    
    In uno stato completamente confusionale, sentii dentro me i suoi colpi concitati che inesorabilmente prolungavano il mio piacere quasi a farmi impazzire; poi si arretrò fuoriuscendo da me, ed un focoso ed ansimante urlo accompagnò una generosa colata, calda ed intermittente che si riversava sulla mia schiena.
    
    Mi afflosciai agonizzante sul letto, in posizione fetale; Simone si accasciò ansimante dietro me, abbracciandomi.
    
    Lo sentivo contrarsi in concitati spasmi, trasmettendo ancora le sue scariche stizzose sul mio sedere. Piano piano i nostri ritmi cardiaci tornarono alla normalità.
    
    Avvolta nelle sue braccia, mi addormentai.
    
    La mattina, quando ripresi conoscenza, ero sola.
    
    Simone, silenziosamente, se ne era già andato.
    
    Mi alzai ed andai in soggiorno. Sul tavolo c’era ancora il portatile, ormai spento, con collegato il mio disco rigido e la bottiglia di birra vuota con dentro il mozzicone di sigaretta. Oltre a questo, di Simone, non c’era altra traccia. La scena di ieri sera era ancora viva nei miei pensieri, come se stesse accadendo in quel momento, scorrendomi davanti agli occhi.
    
    Guardai il pc e notai la matricola; era un cosiddetto muletto che utilizzavamo in ufficio. Non era il suo. Pertanto supposi che Simone, rientrando, si era recato in ufficio, avesse scollegato il pc dalla rete per poi venire da me, improvvisando quella ...
    ... sceneggiata.
    
    Sorrisi.
    
    Era nello stile di quell’uomo, era stato sicuramente il miglior modo per avermi. Un uomo che non chiede, prende.
    
    La sera prima aveva già deciso tutto, e lo fece esattamente nel modo e nel tempo che lui aveva programmato.
    
    Si era liberato in qualche modo della sua donna, aveva improvvisato un pretesto, si era sbarazzato di Paolo in men che non si dica fregandosene altamente di tutto ciò che stavamo facendo, di ciò che potevamo aver fatto, di ciò che avremmo potuto fare.
    
    Insistendo con il campanello, entrò gradasso da quella porta e prese ciò gli spettava, ciò che riteneva suo!
    
    Questa cosa, tutto sommato, era lusinghiera.
    
    Mi ero sottomessa a lui!
    
    Ritornai in camera e lanciandomi sul letto, cercai di odorare quanto più possibile fosse ancora rimasto in quelle lenzuola. Sentivo il profumo di sesso, dei suoi umori. Mi eccitai all’istante. Presi un cuscino, le lo infilai in mezzo alle gambe e cominciai a strusciarmici sopra, cercando un orgasmo liberatorio; premendolo il più possibile con la mano verso i miei genitali, la mia faccia, appiccicata al lenzuolo, cercava di inalare, per inebriare il mio cervello, gli odori di lui ancora lì imprigionati. Venni e mi riaddormentai estasiata.
    
    Capitolo XIX.
    
    Quando mi risvegliai, dedicai il resto della giornata a riordinare le mie cose, mettendo tutto nel mio trolley; molte abiti della precedente Giulia, li buttai. Anche perché non ci stavano!
    
    Dati i miei recenti acquisti, dovetti farmi dare un ...
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