1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... raggiunto un obbiettivo, avevano concluso un progetto, un grande progetto, perfettamente funzionante.
    
    Si erano meritati la festa, la remunerazione, i complimenti ed il prestigio che quel risultato avrebbe generato nel prossimo futuro.
    
    Tanti sacrifici, rappresentati da ore ed ore di duro lavoro, finalmente trovavano luce, significato.
    
    Invece no, qualcosa non aveva funzionato; l’irruzione di Simone, a quell’ora, in casa mia, non lasciava indugi. Era colpa mia.
    
    Io avevo rovinato tutto.
    
    Simone probabilmente era lì per dirmi che un mio errore avevo compromesso il lavoro di quelle persone, di tutti.
    
    Quindi, la festa, l’euforia, gli abbracci, le lacrime versate, erano stati vani, inutili, superflui, fuori luogo.
    
    Eppure avevamo controllato tutto, per tre giorni di fila, e tutto funzionava, era perfetto.
    
    Cosa mai poteva essere accaduto?
    
    Cosa ci era sfuggito?
    
    Una volta che il programma fu caricato, Simone spense la sigaretta dentro la bottiglia di birra ormai vuota e cominciò a scrutare lo schermo.
    
    Poi, dopo qualche minuto, mentre anch’io, dietro le sue spalle, cercavo di rileggere le stringe del programma senza trovare apparenti od evidenti errori, Simone si alzò dalla sedia ed accese una seconda sigaretta.
    
    Mi lasciò sola, davanti a quel monitor, davanti a quella schermata, a guardare, scrutare, mentre lui aspirando il suo fumo in modo molto enfatico, camminava intorno al tavolo.
    
    Si avvicinò al finestrone del soggiorno, lo spalancò ed ...
    ... uscì sul terrazzo.
    
    Io continuavo a fissare il monitor, con le mani appoggiate al tavolo; quel maledetto programma, non ci trovavo nulla di starno.
    
    Ero in panico.
    
    C’era silenzio.
    
    Molto silenzio.
    
    Il silenzio della notte.
    
    Lo vidi spegnere la sigaretta in una delle fioriere e con calma rientrare, chiudere il finestrone ed avvicinarsi a me.
    
    Ero in uno stato confusionale totale, non riuscivo a focalizzare nulla di significativo.
    
    Nulla.
    
    Lui non parlava ed io non volevo chiedere.
    
    Se quel disastro era dipeso da un mio errore, io dovevo trovarlo ed immediatamente correggerlo. Non avevo diritto a suggerimenti.
    
    Le mie chance erano finite. Ora dipendeva solo da me.
    
    Scorrevo, con le freccette della tastiera, le stringhe del programma, su e giù.
    
    Le informazioni logiche dettate filavano, mi parevano corrette.
    
    Ad un tratto, finalmente, Simone ruppe quel silenzio.
    
    La sua voce era particolarmente pacata, calda e serena, al contrario dell’espressione del suo viso, quando entrò in casa mia.
    
    “Vedi niente?” mi chiese.
    
    “Sinceramente…cioè, ho rivisto tutto ma…”balbettai io.
    
    Si avvicinò ancor di più a me, da dietro.
    
    Mi sentivo Simone praticamente addosso, sulla mia schiena.
    
    La sua bocca si avvicinò al mio orecchio e sussurrandomi, dolcemente mi chiese “Vedi niente?”
    
    Io non risposi.
    
    Ero intontita. Non vedevo veramente niente di strano.
    
    Lui, ancora bisbigliandomi e poggiando entrambe le mani sui miei fianchi, mi disse
    
    “E’ ...
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