1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... nella mia camera, quelli vibravano nel mio letto e si trasmettevano nel mio corpo, facendomi esplodere ogni volta in un orgasmo devastante.
    
    Lui inclinò la testa all’indietro.
    
    Lei, stremata, si lasciò andare sul letto.
    
    Simone fuoriuscì da lei, prendendo con irruenza e grande virilità il suo membro in mano; mentre ancora continuava ad agitarlo, le inondò la schiena del suo liquido seminale.
    
    Le sue natiche mostravano evidenti segni di contrazione.
    
    Si accasciarono entrambi esausti, l’uno sopra l’altra; il tempo sembrò fermarsi.
    
    Rientrai con passo felpato in camera, evitando di fare il benché minimo rumore, mi adagia sul letto, tremolante come una foglia al vento. Il cuore mi batteva all’impazzata.
    
    Aspettai. Cercai di calmarmi. Tutta la scena appena vista continuava a scorrere nella mia mente. Ero incredibilmente eccitata.
    
    Più ricordavo le immagini e più evidenziavo i dettagli. Sia di lui che di lei.
    
    Presi il mio cacciavite e cominciai a masturbarmi: ero un fremito unico; l’ansia, l’eccitazione, la paura, mi avevano reso percettiva e sensibile come mai avevo provato.
    
    Venni, raggiunsi un orgasmo smisurato, soffocando le mie gioie ed i miei spasmi nel cuscino.
    
    Capitolo VIII.
    
    L’indomani provai una sensazione terribile quando Simone entrò in ufficio.
    
    La mia coscienza, sporca, insinuava dubbi e paure nella mia testa. Cominciai a chiedermi se per caso mi avesse visto o sentito, se si fosse accorto di essere stato violato nella sua ...
    ... intimità.
    
    Riuscii leggermente a calmarmi solo quando, dopo il suo consueto giro, parlandomi, non t****lò nulla di strano.
    
    Uffa che fatica. Ero combattuta dentro, la voglia di scoprire, di vedere, di soddisfarmi, era costantemente contrapposta alla vergogna di tutto ciò che stavo facendo.
    
    Se quel giorno Simone non mi disse nulla che potesse farmi capire che lui era sospettoso di qualcosa, calmandomi, nei due giorni successivi dalla camera non udii più nulla, spaventandomi.
    
    Alla fine, logorata da quel silenzio, quando rincasai decisi di uscire sul terrazzo per sbirciare dentro al suo appartamento, per carpire qualche dettaglio che giustificasse la sua assenza; mi avvicinai al suo serramento e trovai la tenda oscurante abbassata.
    
    Mi crollò il mondo addosso.
    
    Allora, probabilmente, quella sera mi aveva vista, accovacciata ed appiccicata alla piccola ringhiera; perciò aveva pensato bene di oscurarsi abbassando le tende, per evitare sguardi indiscreti ed imbarazzanti. E magari aveva anche deciso di non copulare più nella sua camera, ritenendola poco sicura dal punto di vista della privacy.
    
    Che vergogna!
    
    Mi sentii sprofondare sotto terra.
    
    Una cosa mi tratteneva dal prendere le mie cose e scappare, tornare a casa mia, il dubbio.
    
    Forse c’era un’altra spiegazione. Lo speravo, doveva esserci.
    
    Decisi che sarei andata in avanscoperta; dovevo sapere se Simone dubitasse di qualcosa, se mi avesse in qualche modo vista o sentita.
    
    Così, durante le seguenti giornate ...
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