L’animatore dell’albergo
Data: 19/12/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: SSMT, Fonte: RaccontiMilu
... sapore del mare che da tempo non mi bagnava ma Rosa era un vero oceano di sensazioni ed anche io ne ero completamente immerso. Al suo “ non fermarti” ripresi con la foga di poco prima e aumentando frequenza e intensita la penetrai fino a farla godere. Continuai ancora per poco cogliendo i suoi sciabordii intorno al mio pene ancora pieno di voglie. Rallentai il ritmo per farle riprendere il fiato e scivolato al suo fianco la girai in un tenero abbraccio da dietro. Avrei voluto sodomizzarla e glielo sussurrai all’orecchio…” ti piace l’anale?” le chiesi con la spavaderia dei mie vent’anni. “Meglio di no” rispose…”non mi sento ancora rilassata per farlo”. Immagino si riferisse al lungo tempo di astinenza e alla mancanza di idonei lubrificanti ma non andai a fondo, preoccupato di prendermi la mia parte di piacere. Avvinghiandomi ancora a lei senti le lenzuola bagnate sotto il mio fianco, segno di una copiosa sborrata femminile mista ai nostri sudori di quela calda giornata estiva. La vidi rialzarsi come per andare a a lavarsi e ne rimasi quasi deluso….la mia voglia era intatta e dovevo ancora godere…rimase carponi , Sorrise e guardandomi negli ochhi mi invitò, con una cenno a mettermi dietro di lei. “ Solo vaginale” disse aggiungendo” ho visto come mi osservavi in piscina” , non risposi, era ormai evidente il mio desiderio di dominarla come una docile pecora .Scattai sul materasso, mi avvicinai a lei che, invitato il mio cazzo all’apertura delle piccole labbra, si lascio ...
... penetrare da dietro. Per sostenere le mie spinte sempre più profonde, posi le mie mani sulla piega delle anche e, contemplai ancora quelle fossette lombari che mi facevano impazzire. Spostai le mani dalle natiche per posare i miei pollici in quelle piccole cavità…lei contemporanemante abbassò il suo seno al materasso ed allungo il bracio in avanti affiche la stimolassi più a fondo. Le spostai a capelli sulla spalla e poi, ruotando il polso, glieli tirai come segno di una dolce sottomissione. Gradì molto e mi chiese “Vieniamo Insieme”. Era il momento giusto, la mie gambe erano compleatamente bagnate dei nostri umori, e tesa la mia schiena per una decina di volte, sborrai copiosamente. Le sue gambre cedettero ed anche io, per non interrompere quell’unione carnale, la segui cadendo su di lei. Restammo madidi di sudore per interminabili minuti, mi preoccupai solo di afferrare il preservativo ed trattenerlo. Mi girai sulla mia schiena anche per asciugare il sudore che scendeva prercorrendo la mia schiena. Anche lei scostò i capelli dal viso e con no sguardo complice mi sorrise aggiungendo “ A saperlo…” “che cosa?” chiesi, “A saperlo prima!” e si coprì il viso con un misto di vergogna e soddisfazione! Capi che era piaciuto ad entrambi segno evidente che le cose vanno chieste per non vivere di rimpianti! Mi piacque osservarla ancora per qualche minuto, poi le dissi “ non ho fame e resterei qui con te” anche se ricordavo che sarebbero passate le inservienti dopo poco. Le invece si alzò, mi ...