E suo marito disse: bravi!
Data: 17/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69
... inginocchiarmi io mi eccitavo come un mandrillo infoiato. Mi sono inginocchiato
- “Abbassa la testa” – mi ha detto.
Non avevo la minima idea di quello che volesse fare, il che mi lasciava un senso di inquietudine ma, al contempo, lo trovavo eccitante. Ho abbassato la testa.
- Da adesso sei la mia cagnolina in calore e come tale devi abituarti a starmi accanto quando camminiamo.
Detto questo ha allungato la mano verso un comò, ha aperto un cassetto e ha tirato fuori un collare e un guinzaglio. Ha preso il collare e me lo ha legato al collo in modo parecchio stretto, poi ha preso il guinzaglio di pelle e lo ha legato al collare. Dopo di che si è alzata dal divano e si è incamminata tirando il guinzaglio e io ho dovuto subito mettermi a camminare a gattoni se non volevo soffocare.
-Accanto a me! – Mi ha detto
Ho accelerato i movimenti per mettermi di fianco a lei. Ad ogni passo, sentivo il rumore dei suoi tacchi battere contro il pavimento e trovavo quella camminata dannatamente eccitante. Ci siamo fermati nella camera da letto. Lei mi ha tolto il guinzaglio lasciandomi il collare.
-Ti è piaciuto fare la cagnolina, vero? –
Sì – ho risposto.
- Bene – ha detto. Ha preso lo smartphone e dopo aver fatto il numero di suo marito, senza aspettare che lui rispondesse, lo ha posato sul letto e, sfilandosi il perizoma, si è seduta sul bordo del letto e ha aperto le gambe. In quel momento ho sentito la voce del marito dal telefono. Lei però non gli ha ...
... risposto. Si è rivolta a me:
- Adesso tu la leccherai come mai hai fatto nella tua vita.
Detto questo si è distesa con la schiena sul letto e ha allargato le gambe. Il frutto proibito del peccato era a pochi centimetri dal mio muso. Una striscia di peluria nera troneggiava sul monte di venere. Ho avvicinato il mio viso e l’ho annusata. Sapeva di fresco e di pulito come il profumo dei fiori selvatici. Lentamente e a lungo ho leccato i bordi della sua intimità, poi mi sono preso cura del clitoride leccandolo con piccoli e rapidi colpi di lingua.
- Infila un dito. – disse.
Ho obbedito senza però smettere di leccare. Lei spingeva i fianchi in avanti gemendo e chiedendo di più:
-Più in fondo, vai fino in fondo. - Ha detto mentre i suoi gemiti aumentavano sempre di più
Mi sono alzato dalle ginocchia e ho smesso di leccare per poter affondare il dito con più forza. Entravo e uscivo, entravo e uscivo. Tutto il braccio aveva iniziato a farmi male.
- Infila altre due dita – disse con voce strozzata.
Li ho infilati e ho continuato a entrare e uscire dalla sua fica con tutta la forza possibile temendo di non poter resistere ancora per molto.
-Infila la mano! - disse
L’acido lattico si era ormai impossessato di tutti i muscoli del braccio. Roteavo il pugno dentro di lei per forza di inerzia. Lei gridava, si agitava, si toccava i seni e muoveva i fianchi. Ad un tratto disse infervorata:
“Ora scopami, scopami, scopami!”
Ho tolto il pugno dalla sua fica e l’ho ...