E suo marito disse: bravi!
Data: 17/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69
... donna. Qui dentro troverai tutto quello che ti occorre. Entra!
Sono entrato e lei ha chiuso la porta dietro le mie spalle. La prima cosa che ho fatto è stata di alzarmi e massaggiarmi le ginocchia. Mi sono poi guardato attorno. Tutto era ordinato. Sulla mia sinistra c’era un armadio. Ho aperto le ante ed era pieno di vestiti. Sull’altra parete c’era uno scaffale pieno di scarpe e stivali e accanto un mobile con cassetti. Li ho aperti e ho trovato collant, perizomi e reggiseni di ogni colore. Ho cominciato con dei collant che terminavano con un reggicalze. Mi stavano da Dio. Ho visto poi una minigonna in pelle nera con un generoso spacco di lato. L’ho indossata senza problemi. Il fatto che io fossi magro e lei deliziosamente burrosa, mi consentiva di poter indossare i suoi capi. Fu poi la volta dei perizomi. Indossare un perizoma è come non indossarlo. Non te lo senti addosso e non riesce a coprire quello che dovrebbe coprire. Ne indossai uno color nero. Per la parte alta del corpo ho provato diversi reggiseni ma lei aveva la sesta, potete quindi immaginare come mi stessero quei reggiseni. Decisi di non indossarne nessuno. Mi ero ricordato di aver visto un top dentro l’armadio. L’ho preso e l’ho indossato. Era di colore nero, sbracciato a girocollo e aderente. Essendo magro mi stava benissimo.
Mi mancavano solo le scarpe ed era fatta. Lei aveva un bel piede ma le scarpe erano comunque strette per me. Alla fine, ho scelto una scarpa di pelle nera con tacco ...
... vertiginoso. Mi sono guardato allo specchio pensando di aver strafatto e sfociato nella volgarità. Macché! Quello che ho visto era una gran fica. Mi sarei sbattuto da me stesso se avessi potuto. Ero pronto. Ho tirato un lungo respiro e ho aperto la porta. Lei era lì, seduta su un divano. Mi ha guardato a lungo poi ha disegnato un cerchio nell'aria col dito indice per dirmi di girarmi su me stesso. Purtroppo, girando su me stesso ho dimenticato di trovarmi sopra un paio di trampoli e sono caduto a terra come un salame. Lei è scoppiata a ridere e io non ho potuto fare a meno di unirmi alla sua risata. Tutta l’atmosfera glamour che avevamo creato stava per morire per colpa di una risata. Per fortuna, seppur con fatica, siamo riusciti a mettere da parte quell’episodio. Stavamo giocando, è vero, ma se si deve giocare bisogna che si rispettino le regole. Un gioco è gioco quando è serio. Mi sono alzato e con molta cautela mi sono girato su me stesso.
- Avvicinati”– mi ha detto.
Sculettando, – sopra dei tacchi alti inevitabilmente si sculetta – mi sono messo davanti a lei. Mi ha accarezzato le gambe da dietro, poi, le sue mani sono salite fino a lambire i miei glutei. Il mio cazzo, non avendo il perizoma posto una minima resistenza, aveva fatto capolino sollevando la minigonna e si protraeva verso il suo viso. Questa tracotanza le diede fastidio e lo schiaffeggiò duramente.
- Inginocchiati. – mi ha detto.
Devo dire che quella era una parola magica. Ogni volta che mi chiedeva di ...