E suo marito disse: bravi!
Data: 17/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69
Sarebbe da stupidi, non credete? Passare una vita intera a desiderare qualcosa senza mai agire. Eppure succede spesso, specie quando quello che si desidera è una fantasia erotica atipica, cioè lontana dalle fantasie comunemente accettate nella pratica sessuale. Ci sono persone che per il timore di rivelare le proprie preferenze sessuali stanno ancora attendendo il momento giusto, quel momento che in molti casi non arriverà mai. Il fatto è che il giudizio degli spesso limita la nostra vita e ci impedisce di vivere pienamente come vorremmo. È vero che il vangelo ci ha detto di non giudicare ma a giudicare comincia proprio Dio quando parla del Giudizio Universale: bastava non creare il giudizio e ognuno di noi si sarebbe sentito libero di praticare le proprie fantasie senza paura di conseguenze. Nessuno è perfetto, neanche lassù.
Il motivo di questa lunga premessa è presto detto. Avevo anch’io il timore di rivelare una mia particolare fantasia, ossia quella di essere dominato sessualmente da una donna. Da tempo avevo voglia di provare un’esperienza del genere ed ero ormai convinto che non sarei mai riuscito a realizzare questo desiderio. Poi, un bel giorno, ho trovato su internet un gruppo privato BDSM. Ho chiesto l’accesso e sono stato accettato. Mi muovevo cauto, a piccoli passi, consapevole che bastava un piccolo errore per essere emarginato dal gruppo. Mi è piaciuto subito l’atteggiamento di una utente a cui piaceva dominare sessualmente. A poco a poco ho conquistato ...
... la sua fiducia e abbiamo iniziato a chattare in privato. Viveva in una città vicino alla mia ed era sposata con un uomo che non aveva alcuna passione per i giochi erotici di dominazione, ma le permetteva di poter coltivare questa fantasia. Dopo un mese di chat pressoché quotidiane, finalmente accettò il mio invito a vederci. L’agitazione mi salì a mille. Avevo tra le mani la concreta possibilità di poter realizzare la mia fantasia. Roba da non crederci. Chiesi dove vederci. La sua risposta mi sconcertò:
- In un supermercato – scrisse.
Rimasi diversi secondi a guardare il display del pc e a pensare cosa scrivere.
- Intendi nel parcheggio? – scrissi alla fine.
- No, dentro.
- Come ti riconosco? – chiesi.
- Non ti do nessun indizio. Ci scriveremo la sera stessa per capire se ci siamo riconosciuti e che impressione abbiamo avuto l’un l’altro. - disse
- Mi piace l’idea, la trovo stuzzicante. Dimmi quale supermercato, il giorno e l’ora.
- Domani va bene. Il supermercato è il xxxxxx. Intorno alle 18:00 ti va bene? - chiese
- Assolutamente sì. – scrissi.
- Bene, a domani allora.
- A domani. – risposi.
Alle 18 del giorno dopo presi il carrello ed entrai nel supermercato. L’idea era quella di girovagare tra le corsie per vedere quante donne facevano la spesa da sole e cercare di capire chi, tra loro, fosse Lei. Ce n’erano diverse ma togliendo le anziane e le giovani donne ne rimanevano tre. Con la coda dell’occhio li esaminai tutti e tre, una dopo ...