1. Club Tlazo – Capitolo 5


    Data: 14/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

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    L’uomo teneva le mani attorno al collo di Eleonora come a strozzarla, ma non era quello che calamitava l’attenzione della ragazza quanto il grosso cazzo che le stava fottendo la bocca, strappandole suoni viscidi ogni volta che la cappella sprofondava tra le sue tonsille. In realtà, il disgusto che quel suono le aveva provocato all’inizio aveva smesso di tangerla già dopo il quarto uomo che aveva preferito scoparle la faccia, probabilmente perché la sua passera ed il buco del suo culo dovevano grondare ormai sperma come… beh, l’unica immagine che le venne alla mente fu quella sostanza verdognola che si vendeva anni prima, come gioco per i bambini, che assomigliava allo Slimer di “Ghostbuster”… Provò a contare quanti uomini avessero posseduto lei e Miriam quella sera, rabbrividendo, quando l’uomo lanciò un grido di piacere ed ebbe l’idea di estrarre il suo cazzo dalla bocca della ragazza. Lei si scoprì a ringraziarlo mentalmente, felice che almeno il suo seme non finisse nel suo stomaco ma in faccia. Infatti, un attimo dopo un liquido caldo e dall’odore nauseabondo piovve sul suo viso e sui suoi grossi seni, anch’essi ormai cosparsi di sperma. L’uomo esclamò qualcosa che poteva essere russo o una lingua simile, di certo nulla di educato nei confronti della ragazza attorno al buco di carne in cui aveva trovato un orgasmo, e poi se ne andò. Eleonora si accorse di non avere più lacrime da piangere. Voltò il capo verso ...
    ... Miriam, che sembrava stordita dopo tutte quelle scopate. Anche lei aveva avuto la sua dose di sperma e la splendida faccia ed i capelli di fuoco erano pieni di seme ancora fresco e altro ormai secco. L’uomo che la stava scopando grugnì, le diede un sonoro ceffone sul culo che risvegliò completamente la ragazza ed ebbe un tremito mentre si svuotava dentro di lei. Quando ebbe finito ed estratto il suo cazzo, fece un passo indietro e baciò una chiappa di Miriam su un punto in cui, evidentemente, non era ancora piovuto dello sperma. – Che galantuomo… – mormorò Eleonora, comunque un filo invidiosa. Miriam, con un filo di voce, cercò di sollevare l’umore dell’amica, sebbene anche i suoi occhi brillassero per il dolore psicologico che quelle ore aveva provocato ad entrambe. – È per la Golden Card… quanto ci divertiremo quando l’avremo, quanti vip conosceremo e, magari, ne sedur… Le parole della ragazza divennero un grido di dolore quando una ciocca dei suoi capelli rossi si sollevò dalla finta pietra, stretto nel pugno di un uomo alto e muscoloso, portandosi dietro la testa della ragazza. L’ennesimo cazzo le finì in bocca, una bestia di almeno venticinque centimetri che scomparve nelle labbra di Miriam quasi fino alle palle pelose. – Succhia, puttana… – disse il tizio, con un marcato accento francese. – Cazzo… – sussurrò Eleonora, scoprendo di avere ancora, nascosta in un angolo della sua anima, qualche lacrima con cui bagnare il suo viso sporco di sperma, mentre la sua amica emetteva un ...
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