1. La lunga notte – cap. 10


    Data: 14/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Lord Byron, Fonte: RaccontiMilu

    ... ha senso se Dasho resta così distante, se non viene a prendersi quello che è suo.
    
    Al mattino è la suoneria del cellulare a risvegliarmi dal mio torpore. “Buongiorno, come stai?” è Francesco “Che cazzo vuoi? Stavo dormendo” “Lo so, a volte si fa tardi la sera – dice ridendo – ma ti voglio bene, puoi continuare a dormire. Ti aspetto per le tre qui in ufficio.” “Non posso oggi, mi dispiace” “Non puoi? Non credo proprio, per l’esattezza non puoi non venire. Ti aspetto.” La linea muta mi fa capire che ha riattaccato. “Vaffanculo, stronzo.” No, non posso dare buca a Liveta, è troppo importante, Francesco se ne farà una ragione. Spero. Verso mezzogiorno mi preparo, mangio un boccone e prendo la metro. Alle tre e mezza, puntuale la vedo uscire dalla sotterranea. La prendo sottobraccio e ci avviamo, cinque minuti a piedi e siamo al portone dello studio del mio ginecologo. “Lascia parlare me, va bene?” lei annuisce. All’infermiera spiego che ho avuto l’appuntamento direttamente dal dottore il giorno prima. “Certo, signora, si accomodi in sala d’aspetto” risponde sorridendo. Dopo venti minuti veniamo fatte accomodare nello studio del medico che alzandosi mi tende la mano, mentre guarda con interesse Liveta, dietro a me. “Come sta signora? Si accomodi” “Bene, la ringrazio per avermi dato questo appuntamento senza preavviso – rispondo sorridendo – come le ho detto si tratta di una questione urgente per questa mia amica.” “D’accordo, vediamo qual’è il problema, mi dica.” La gentilezza ...
    ... professionale del dottore non riesce a nascondere curiosità per la mia accompagnatrice. “La mia amica è straniera, per motivi che è inutile le stia a spiegare ha necessità di un sistema anticoncezionale che non sia la pillola, o qualcosa che si possa vedere all’esterno, come il cerotto. Io immaginavo la spirale, ma naturalmente l’esperto è lei e mi fido del suo giudizio.” “Certo, adesso vediamo quale può essere la soluzione migliore” chiede a Liveta un po’ di informazioni, età, peso, malattie pregresse, al numero di rapporti mensili Liveta non risponde e mi guarda. “Molti” dico fissando negli occhi il dottore, per fargli capire che non è il caso di approfondire oltre l’argomento. Dopo un attimo di imbarazzo l’uomo abbassa lo sguardo sul suo blocco di appunti mormorando “Certo.” Poi si rivolge a Liveta “La sua posizione in Italia è regolare, signorina?” Liveta resta muta, guarda il dottore, poi me. “Dottore, questa è una situazione di emergenza, la prego di aiutare questa ragazza, le garantisco che ne ha necessità” “Si, lo capisco – mi risponde con una vibrazione impercettibilmente indurita nella voce – è che… signora, se la ragazza non ha il permesso di soggiorno lei deve capire la mia posizione… non sono il servizio sanitario nazionale, sono un professionista. E in questo studio la clientela è, come lei sa bene, di un certo livello.” Liveta abbassa gli occhi e fa per alzarsi. La trattengo per un braccio. “Lo so, è per questo che vengo da lei da molti anni – dico calcando il ...
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