1. La ruota degli attimi


    Data: 14/12/2022, Categorie: Etero Autore: Karenina_Vronskij, Fonte: Annunci69

    ... dolore nelle parti basse potrebbe dire di aver sognato.
    
    Nessuno dei due dice una parola, Adalberto si è già ricomposto ma stranamente non si è ripulito il viso che ancora è bagnato degli umori dei due, ma lui sembra non accorgersi di nulla. Lei si riveste tremante, fa ancora fatica a stare in piedi, lui non l’aiuta, sembra quasi che abbia imbarazzo a toccarla.
    
    “Buona serata signorina, la pratica la consideri definita. Passi la settimana prossima nello studio, mercoledì, verso le 17:00. La signora Enza le darà gli originali” le dice lui con voce atona ma sempre molto gentile, professionale.
    
    “Si notaio” riesce a dire lei mentre una lacrima le segna le gote insieme ad un accenno di sorriso ed esce dalla stanza richiudendo la porta alle sue spalle.
    
    Che sia un segno di gratitudine? Ciò che è certo è che l’Adelina che esce da quella stanza non è più l’Adelina che vi è entrata. Come in un processo alchemico, si è verificata una trasformazione. Adalberto ha preso qualcosa da lei ma le ha dato qualcos’altro.
    
    Adelina esce dal palazzo del Marchese senza guardarsi indietro ma sa che sua madre non potrà mai più farle del male, qualcosa dentro di lei è cambiato profondamente. Adalberto, come un abile alchimista, ha trasformato Adelina nel profondo, le ha permesso di ritrovare in sé stessa una forza che non pensava di avere, il piombo è diventato oro.
    
    Ancora una volta il male ed il bene avvolgono con le loro spire intorno alla freccia degli eventi della vita di Adalberto. ...
    ... L’uomo sa che l’attimo deve ancora compiersi, come tutte le volte manca l’ultimo atto quello di trasformare l’oro in piombo. Affinché l’equilibrio cosmico non venga turbato occorre che ponga in essere una trasformazione inversa a quella che ha appena operato.
    
    SI COMPLETA IL GIRO DELLA RUOTA
    
    Con passo spedito esce dallo studio, ed incrociando la governante le dice freddo “Credo che il mio studio vada sistemato, se ne occupi lei come al solito. Mi raccomando che non vi acceda nessun altro”, basta un solo incrocio degli sguardi per capirsi meglio che con mille parole. Poi scivola via verso la sua stanza da letto.
    
    Adalberto entra nella stanza da letto lento e sicuro di sé chiudendo la porta dietro le sue spalle. Senza dire una parola prende il telecomando poggiato sull’elegante madia in legno scuro ed attiva l’enorme TV a schermo piatto che è installato sopra la spalliera del letto matrimoniale. Veloce preme il pulsante cam e l’immagine del suo studio appare sullo schermo.
    
    Sciaron è come al solito impegnata a chattare con il suo telefono, “Spero che questa volta tu possa essere più fortunata cara, lo sai che mi dispiace che ogni volta finisce che ti scopino e poi ti mollino facendo crollare le tue aspettative. Ogni volta sembra che tu stia arrivando al traguardo ma un diavolo maligno sposti in nastro in avanti senza che tu possa mai gustare la gioia del traguardo. Ed alla fine torni da me, siamo come due calamite noi due, condannati ad attrarci per sempre senza avere ...