Aprire gli occhi
Data: 07/12/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... rimpiazzato … “
“Era Erminia il nome che pronunciasti?”
“Hai dimenticato l’episodio del gelato alla festa patronale, quando andavi in prima liceo?
“No; ce l’ho nitido davanti agli occhi; oggi mi dispiace e mi pento … “
Eravamo arrivati; parcheggiò e mi guidò alla sala da pranzo; chiesi se sopra c’erano le camere; mi avvertì che, se avessi deciso di stare con lui anche senza amore, non saremmo saliti; piuttosto, saremmo andati a fare l’amore in un campo, in auto o insomma dove vanno due ragazzini innamorati, sempre che me la sentissi di farlo.
“La vuoi smettere? Se non ero innamorata di te fino a ieri sera, ora comincio a sentirmi attratta. Ti basta? Mi porti a casa tua?“
“Un po’ scomodo, anche se sarebbe il nido d’amore ideale, sala unica con letto divano tavolo e angolo cottura ….“
“E se fosse casa mia, Rino; posso chiamarti Rino? E’ più breve, più diretto, più intimo … “
“Se ti innamori di me posso chiamarti Minnie, come quella di Topolino? Mi piace molto … “
“DEVI chiamarmi Minnie, perché ancora non ho sentito il colpo di fulmine incenerirmi, ma mi sto innamorando di te; hai una qualità, tra le altre, che mi affascina; sei sincero, leale e diretto; mi stai già confidando le tue storie; io non ho una contropartita; solo mio marito, ma di noi sai praticamente tutto, anzi forse più di me … “
“Possiamo cominciare a parlare da persone che vogliono amarsi o la schermaglia deve durare?”
“Questa non è una schermaglia; ti sto conoscendo perché ti ...
... voglio dentro di me e, stavolta, voglio un uomo che conosco, di cui mi fido e a cui mi affido. Ti è chiaro mio dolce cicisbeo?”
“E’ vero; stiamo conoscendoci; ‘e si conobbero’ è scritto nel vangelo quando si parla di accoppiamenti; anche io voglio conoscerti in senso biblico e anch’io voglio sapere di te tutto, anche i pensieri reconditi e mai confessati … Se non ti fosse ancora chiaro, ti amo da anni e sempre profondamente.“
“Quando saprò di amarti, non ci sarà bisogno di parole … Adesso mangiamo.”
Non era solo mangiare, il nostro; era accarezzarsi continuamente, provare mille brividi ogni volta che una mano andava a sfiorare quella dell’altro, scambiarsi i bocconi con la sensazione di darci un bacio lussurioso, andare a cercare il sapore dell’altro bevendo dal suo bicchiere; sentivo il suo amore in ogni piccolo gesto e scoprivo il mio esplodere ogni volta che mi sfiorava o che ero io a cercare un contatto con il suo corpo; ci guardavano come un’immagine di Peynet, fidanzatini persi nel nulla; usciti dal ristorante, ci guardammo a lungo; non sapeva cosa dire, lui che era sempre così vivace e pronto alla battuta.
“Andiamo a casa mia; se funziona, voglio che diventi nostra, mia e tua; e dammi amore da non averne più per nessuno.”
Andò a parcheggiare davanti ad un supermercato, lontano da tutti, si girò e mi catturò nel bacio più tenero che avessi mai scambiato; le sue mani scivolarono sul mio corpo e andarono a toccare il seno e le anche, quasi stesse verificando ...