1. Aprire gli occhi


    Data: 07/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Sin da quando frequentavo le elementari, il tormentone in famiglia era che Erminia avrebbe un giorno preso il posto di suo padre come titolare dello studio legale al quale lui aveva dato un enorme prestigio; non lo delusi e fu quasi giocoforza applicarmi con impegno sicché; quando lui decise, ancora abbastanza giovane, di mollare il lavoro lasciandomi sulle spalle il peso del prestigio che si era conquistato, io non avevo che venticinque anni; non si pentì mai di averlo fatto.
    
    Sul piano dei rapporti interpersonali, la mia vita era stata altrettanto felice; dopo i filarini adolescenziali e qualche innocente flirt, per lo più estivo; nel cuore delle più accese tempeste ormonali comparve Gaspare, a sconvolgermi l’esistenza e a trascinarmi in un gorgo di passione che mi sconvolse; ero nel momento di massimo sforzo per rispettare il piano di studi della facoltà e per laurearmi giovanissima; lui mi travolse con la sua passione smodata e a stento riuscii a rispettare gli impegni.
    
    Di pochi anni più maggiore di me, aveva deciso, subito dopo la maturità, di rinunciare all’Università; allettato dalla proposta di lavorare in banca, si era costruito in breve una solida base per una vita piccolo borghese garantita dallo stipendio e segnata da abitudini quasi rigide, in cui la presenza di una bella mogliettina risultava il cammeo più prezioso; ma si era davvero innamorato di me e il fatto che fossi una delle più belle ragazze del giro era solo una felice coincidenza.
    
    Io invece ...
    ... persi proprio la testa, per quel ragazzo bello d’aspetto, piacevole nella conversazione, elegante nei modi e decisamente appetibile per qualunque donna, al di là delle prospettive matrimoniali che lui offriva con decisione; con lui imparai a conoscere il sesso in tutte le sfaccettature possibili e gli concessi tutto quello che mi chiese, talvolta contro i miei modelli di educazione; mi feci violare davanti e dietro, imparai masturbazione e fellazione; insomma mi abbandonai a lui senza riserve.
    
    Quando decidemmo il matrimonio, non ancora mi ero laureata, anche se mi mancava un niente e riuscii a concludere subito dopo; mio padre mi prese a tirocinio nel suo studio e in breve ero avvocato a pieno diritto; naturalmente, mi corrispondeva l’equivalente di un ‘ragazzo di bottega’; ma non mi preoccupavo, anche perché ero certa di farmi valere presto; mio marito, invece, vide nella mia debolezza economica un motivo per imporre immediatamente il suo ruolo di ‘individuo alfa’.
    
    Per un motivo mai chiarito, Gaspare propose, all’atto del matrimonio, di stabilire un regime di separazione dei beni; mio padre, che non lo aveva mai accettato fino in fondo, fu felice di farmi firmare l’atto e, subito dopo, mi regalò un appartamento in centro città, sul quale sapeva che lui non avrebbe mai potuto avanzare pretese; non modificò il mio status di ‘dipendente’ anche perché sapevamo che in qualunque occasione, e senza dover giustificare niente, erano pronti ad aprire i cordoni della borsa.
    
    Per i ...
«1234...11»