1. Aprire gli occhi


    Data: 07/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... perderlo, lo esponeva ad un chiaro indebolimento nella funzione di ‘individuo alfa’ che lui riteneva gli spettasse di diritto in forza del matrimonio; io non avevo mai fatto caso a questi particolari per i quali nutrivo un’autentica idiosincrasia; per me, la base del rapporto era stata e doveva rimanere l’amore, la passione reciproca che ci aveva sostenuto.
    
    Non ci facevo certamente attenzione adesso che tutto gravava sulle mie spalle; mi limitai a registrare un improvviso abbassamento della passione per cui mio marito non mi cercava più quotidianamente e, soprattutto, nei week end che furono frequentemente usati per partecipare a feste e incontri amicali più formali che sostanziali; attribuii il calo all’avanzare dell’età, alibi assurdo che mi ponevo, visto che io ero lontana dai trenta e lui ci era appena arrivato.
    
    Gaspare si andava inventando sempre più spesso occasioni per frequentare gli amici, anziché trattenersi con me a casa; non poche volte lo vidi arrivare a notte fonda, talvolta ubriaco e strapazzato, come se fosse reduce da una battaglia piuttosto che da una bicchierata con gli amici; il sospetto che avesse una storia parallela mi assalì spesso; ma ogni volta lo ricacciai affidandomi a quanto ci eravamo sempre detto, che tra noi ci sarebbe stata sempre chiarezza ed onestà a qualunque costo.
    
    Di fatto, non vedevo o non volevo vedere l’abisso che lentamente si stava scavando tra di noi, perché io mi andavo sempre più affermando come degna erede di mio padre, ...
    ... avvocato assai bravo nel mestiere, affidabile e meritorio, con i conseguenti successi anche economici, oltre che professionali; lui, invece, rimaneva ancorato al ruolo di bancario, impiegato semplice con poca o nessuna voglia di fare carriera, per non piegarsi a piaggerie, diceva lui; per pigrizia e comodità di vita, pensavo io.
    
    Una sorta di pigrizia simile e parallela mi induceva a sottovalutare i segnali che di questo allontanamento progressivo emergevano chiaramente ogni giorno e che mi ostinavo a ricondurre nell’ambito della razionale concatenazione di fatti; paradossalmente, accoglievo con disinvoltura la serie metodica di pernottamenti fuori casa, sempre di mercoledì, che mio marito si inventava, in pratica per dormire lontano da me una volta alla settimana.
    
    Non diedi ormai nessun peso alle serate in cui lui rientrava a notte fonda, stanco e spesso sbronzo; alle macchie di rossetto che sempre più spesso trovavo sui suoi vestiti, anche sull’intimo, e sul corpo, quando tornava all’alba dalle sue baldorie; l’amore tra noi era ormai solo un bel ricordo di tempi passati; ed io non riuscivo o non volevo riuscire ad inventarmi qualcosa per fare chiarezza tra noi, anche a costo di rompere il matrimonio.
    
    Rinaldo aveva frequentato il nostro stesso Liceo; della stessa età di Gaspare, si erano diplomati due anni prima di me; ambedue avevano scelto di non frequentare l’Università ed avevano accettato di andare a lavorare in banca, in filiali di istituti di credito diversi; ...
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