1. Pompa di calore


    Data: 06/12/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Darkdaddy, Fonte: Annunci69

    ... non sentì il basso ventre vibrare ed accelerò le stantuffate. Stava colando dal caldo, ed il suo sudore cadeva gocciolando sulla schiena del ragazzo.
    
    “Sborrami tutto dentro il culo, non ne deve uscire nemmeno una goccia, voglio tutta la tua sborra calda dentro di me”.
    
    Riccardo non capiva più nulla ormai: sembrava quasi una macchina da quanto scopava velocemente, una sorta di trapano sessuale che stava martoriando quel gran culo. Sborrò a lungo continuando a scoparlo, facendo attenzione a non uscire, e si fermò solo quando l’ultima gittata uscì dal suo cazzo, piantandolo a fondo in culo e appoggiandosi con le braccia sulla schiena di Luigi, madida dei sudori di entrambi.
    
    Non appena lo tirò fuori dal culo, Luigi si girò e glielo prese in bocca, pulendoglielo con la lingua ed assaggiando i rimasugli di sborra.
    
    “Mmm proprio buona, anzi, buonissima!”. Si tirò su i pantaloni e si richiuse la tuta fino a metà, tornando di là in cucina. Riccardo lo seguì, completamente nudo, gocciolante di sudore.
    
    “L’intervento costa € 150, con lo sconto prima volta € 100. Fattura via e-mail va bene?”.
    
    Riccardo lo guardò stupito, poi si ricordò della pompa di calore e del conto da saldare.
    
    “Ma funziona almeno? Io sto morendo di caldo”.
    
    “Se non l’accendi…”.
    
    “Ma come… non l’ha provata tuo zio?!”.
    
    “No, lui ha solo installato il pezzo di ricambio… la verifica spettava a me…”.
    
    Col telecomando accese il condizionatore, che partì settato a 20 gradi. L’aria fredda uscì ...
    ... imperiosa, rinfrescando quei corpi sudati.
    
    Riccardo tirò un sospirò di sollievo, appoggiandosi al banco della cucina. Consegnò due pezzi da 50 a Luigi, che lo ringraziò solerte.
    
    “Bene, il mio compito termina qui. Se vi sono altri problemi, non esiti a chiamare”.
    
    Il ragazzo continuava a rivolgersi in maniera formale, nonostante la scopata.
    
    Durante la pausa caffè del lunedì mattina, Riccardo stava ancora pensando a quanto successo, quando la sua collega si avvicinò.
    
    “Allora, è stato bravo Luigi? È giovane, ma è molto in gamba”.
    
    “Sì, sì, tutto sistemato… finalmente si respira in casa!”. Soffiò sul caffè bollente prima di berne un po’.
    
    “Bene, mi fa piacere! Mi aveva detto sabato sera che da lei faceva un caldo atroce!”. Riccardo stava per dirle che non avevano nemmeno quindici anni di differenza, per cui il ‘lei’ era evitabile, ma l’accenno al sabato sera lo aveva incuriosito.
    
    “Hai avuto problemi anche tu col condizionatore?!”.
    
    “No, no, per fortuna! Luigi controlla sempre tutto... sa, è il mio ragazzo, stiamo assieme da quando andavamo al liceo!”.
    
    Riccardo quasi sputò il caffè che stava bevendo.
    
    “Ma pensa! Fortunata ad avere chi sistema tutto in casa!”.
    
    “Vero, anche se suo zio è più bravo”, disse ridendo maliziosamente.
    
    Riccardo la guardò con un sorriso beota, e tornò nel suo ufficio, pensando che forse lo zio si scopava sia il nipote che la ragazza del nipote, scatenando un’erezione involontaria ed incontrollabile.
    
    Impostò l’aria condizionata ...
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