1. Pompa di calore


    Data: 06/12/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Darkdaddy, Fonte: Annunci69

    Era una primavera anomala. Dopo un inverno tutto sommato mite, marzo era stato un mese di piogge e di gelate notturne, ed aprile era iniziato con un improvviso aumento delle temperature diurne, tanto da arrivare anche a 27 gradi, salvo poi scendere di notte fino a 10 gradi.
    
    Tuttavia, il peggio fu raggiunto a maggio: già all’inizio del mese la colonnina segnava 30 gradi, con una umidità sempre più crescente. A peggiorare le cose, il condizionatore d’aria aveva provocato un corto circuito col primo utilizzo, ed il padrone di casa non ne voleva sapere di aggiustarlo, dato che, secondo lui, bastava tenere spalancate le finestre per creare un buon giro d’aria.
    
    Riccardo, già provato da lunghe giornate stressanti al lavoro, decise di provvedere lui stesso alla riparazione, chiamando un tecnico il cui numero gli era stato passato da una nuova collega, una neolaureata dell’ufficio acquisti.
    
    Gli inviò un messaggio su WhatsApp spiegandogli il guasto, indicandogli la zona, e mandandogli anche una foto del condizionatore stesso. Ottenne una risposta a breve giro, piuttosto scarna, che implicava una visita in loco per poter stabilire esattamente cosa andava sistemato.
    
    L’unica disponibilità era dopo quattro giorni, e nemmeno di mattina o di sera, ma proprio a mezzogiorno: Riccardo si rassegnò all’idea di dover rinunciare al pranzo del sabato con gli amici, per cui accettò prontamente, sperando di sistemare il tutto velocemente e senza spendere un patrimonio.
    
    In quei giorni ...
    ... trascorse più tempo possibile in ufficio per non dover patire il caldo afoso in casa.
    
    Il venerdì sera, per scaricare la tensione, decise di farsi una corsa lungo l’argine del fiume, uscendo senza maglietta, visto il caldo anche alle 21. Non era un patito del fitness, ma correre lo aiutava a ridurre lo stress, e gli permetteva di concedersi aperitivi e cene fuori senza effetti devastanti sul suo fisico da trentenne ormai prossimo ai quaranta. Percorse una decina di kilometri, sudando copiosamente, tanto che il sudore gli scendeva sugli occhi impendendogli talvolta di tenerli ben aperti. Il sudore rendeva anche semitrasparenti i pantaloncini, tanto che la forma del suo cazzo da 20 centimetri era ben visibile ai passanti più attenti. Una volta a casa, si fece una lunga doccia, cenò con una insalata di pesce, e prima di andare a dormire si docciò nuovamente, per togliersi il senso di sudore che lo avvolgeva in quell’appartamento. Dormì completamente nudo, con le finestre spalancate, tenendo comunque gli scuri chiusi, e si cosparse di spray antizanzare, sorridendo al pensiero che l’indomani avrebbe potuto finalmente dormire al fresco.
    
    Il tecnico arrivò con mezz’ora di ritardo: Riccardo, molto prussiano inside, lo aveva già chiamato due volte, temendo che non si facesse vivo. Nonostante le due docce mattutine, stava sudando copiosamente, per cui indossava solamente dei pantaloncini da corsa.
    
    Aprendogli la porta, rimase piacevolmente colpito da quanto vide. Si trattava di un ...
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