1. Pompa di calore


    Data: 06/12/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Darkdaddy, Fonte: Annunci69

    ... pantaloni”.
    
    “Oh cavolo… mi scusi… grazie per avermelo fatto notare”. Si sistemò alla bell’e meglio, tirandoseli su fin quasi all’ombelico, con lo sguardo rivolto in basso per la vergogna.
    
    “Figurati… immagino che quella tuta non sia così adatta a questo caldo!”.
    
    “Eh per nulla… però è policy aziendale indossarla, per cui non posso esimermi…”.
    
    Citofonarono: era il collega di Luigi che portava il pezzo di ricambio. Si rimise la tuta, pur lasciandola aperta sul davanti, e Riccardo si infilò una canotta appoggiata ad una sedia. Entrò un uomo sui cinquant’anni, altezza media, capelli rasati e piuttosto corpulento. Modi bruschi, probabilmente infastidito dal fatto di essere ancora al lavoro a quell’ora di sabato.
    
    “Grazie mille zio!”. L’uomo fece un semplice cenno di assenso, guardandosi attorno e squadrando velocemente Riccardo da testa a piedi, senza che se ne accorgesse.
    
    “Zio?”.
    
    “Sì, lui è mio zio, nonché mio datore di lavoro”.
    
    “Lavoro part-time, specifichiamo”.
    
    “Cioè – chiese Riccardo – hai un altro lavoro?”.
    
    “No, no, ma studio ingegneria e quando non ho corsi o sessioni di esami, do una mano a mio zio Alfredo”.
    
    “Luigi, basta chiacchiere… Sei capace di sostituirlo da solo? O hai bisogno di una mano? Cazzo che caldo che fa qui dentro…”, e si aprì la tuta proprio come Luigi, facendo scendere la cerniera fino all’ombelico. Anch’egli sfoggiava un petto peloso, con alcuni peli già ingrigiti. Riccardo li fissò per un attimo, e poi gli offrì del tè ...
    ... freddo.
    
    “Non ti dico di no, grazie mille”, fece quello prendendo il bicchiere e bevendone metà contenuto.
    
    “Luigi, mettiamoci all’opera così in tutti e due finiamo prima e si va a casa. Meglio essere certi che tutto funzioni come dovrebbe”.
    
    “Va bene zio. La pompa è di là”. Nel dirlo, Luigi abbassò nuovamente la cerniera, scuotendo con entrambe le mani la tuta aperta per farsi aria.
    
    “Stai prima a toglierti la parte di sopra, se hai caldo. Fortuna che il terrazzino dà verso nord, altrimenti ci potremmo cucinare qui fuori!”, disse l’uomo, sfilandosi le maniche della tuta ed arrotolandola attorno alla vita. Aveva un torace possente, ricoperto di peli, anche un po’ sulla schiena.
    
    “Non ti dà fastidio, vero? Altrimenti ti lascio un lago di sudore qui sul pavimento!”.
    
    “Si figuri, non si faccia problemi... si muore di caldo anche oggi!”.
    
    “Già, e tu devi morire di caldo ogni volta che stai in casa… ti credo che stai in mutande e canottiera, fossi in te rimarrei completamente nudo, e al diavolo i vicini curiosi!”.
    
    “Veramente, sono pantaloncini da corsa – sorrise Riccardo – comunque sì, stando nudi è più sopportabile, anche se l’aria condizionata…”.
    
    “Non badare a noi, sei a casa tua per cui mettiti pure comodo come preferisci”, e si mise in ginocchio davanti alla pompa di calore, facendo scendere i pantaloni e scoprendo parte del culo. Anche Luigi si piegò, poggiando le ginocchia sul pavimento, e piegandosi in avanti così da far scendere i pantaloni praticamente sotto ...
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