Quello mascherato - Racconti Erotici

Quello mascherato

... riconobbe con un debole gemito. Spinse il bacino un po' più vicino a Roberto in modo che la cappella la penetrasse.

Roberto tolse le mani dal seno di sua madre e invece le afferrò il culo. La tirò un po' più vicino e alla fine la sollevò un po' e lasciò che la sua fica galleggiasse sul suo cazzo eretto. Non riusciva a vedere nulla, ma trovò rapidamente l'ingresso bagnato con il glande. Dopo l'attracco, abbassò lentamente Caterina, e quest'ultima gemette. Era sommersa in un lago di umori. Pensava che sarebbe annegata proprio lì.

Nel frattempo, le loro labbra erano ancora premute insieme e le punte delle loro lingue stavano ancora giocando l'una con l'altra.

Roberto sentì qualcosa fermentargli nei lombi, anche se Caterina non si muoveva affatto. Era stato così bello avere quel cazzo in quella caverna calda e bagnata che non ci era voluto nemmeno un movimento per farlo venire.

Caterina sembrò percepire cosa stesse succedendo dentro di lui e mormorò: "Vai avanti, avanti!" mentre iniziava a muovere lentamente il bacino avanti e indietro.

Non c'era niente che Roberto potesse fare al riguardo, spruzzò tutto quello che aveva nel grembo umido di sua madre. Le loro labbra erano ancora unite in un bacio appassionato. L'abbracciò mentre tremava e aveva il miglior orgasmo che potesse immaginare. Questo era incredibilmente molto meglio di tutto il porno che aveva visto nella sua breve vita.

Completamente esausto, cadde all'indietro. Quando riprese i sensi, pensava che ...

... ora fosse finita. Ma si sbagliava. Caterina stava appena iniziando.

Il cazzo non aveva mai avuto la possibilità di riprendersi o addirittura rimpicciolirsi. Caterina ora era seduta su Roberto e aveva il controllo. Lo cavalcava e, sebbene all'inizio facesse un po' male al giovane, presto iniziò a goderselo di nuovo. Aveva la migliore visuale dei seni oscillanti di sua madre. Non l'aveva mai vista così prima. La sua pelle luccicava di sudore e i suoi capelli erano un disastro. Roberto guardava il suo cazzo scomparire e riapparire nella sua fica ancora e ancora, sempre più velocemente.

Caterina si sporse in avanti per baciare di nuovo suo figlio. Il suo bacino non smise di muoversi, e in poco tempo Roberto pensò di poter sentire quella fica stringersi.

Alla fine Caterina gemette forte e Roberto notò la pelle d'oca su tutto il corpo. Il sesso materno sembrava continuare a pompare da solo. Roberto non era sicuro se sua madre lo avesse fatto apposta o se fosse stato una specie di riflesso, ma non gli importava davvero. Stava per venire per la terza volta, oggi.

Per non rovinare l'orgasmo di sua madre, attese ancora un po' prima di metterle le mani sul culo. La sua pelle d'oca non era del tutto scomparsa e il suo respiro era affannoso. Affondò le dita nel suo sedere morbido, facendolo scorrere su e giù sul suo cazzo. Questa volta gli ci vollero pochi minuti per arrivare, e questo orgasmo fu anche migliore del primo. Inondò il pube della madre con una sborra che non voleva ...