Tempi travagliati – Capitolo 2 – Dubbi, perplessità e conoscenze
Data: 01/12/2022,
Categorie:
Cuckold
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Tradimenti
Voyeur
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... semplice pensiero delle immagini e del come la raffiguravano), ma… Ma non avrebbe potuto –ovviamente!- negare, smentire e quindi sarebbe partita al contrattacco: conoscendola, sapevo che avrebbe trovato il modo di sbattermi in faccia che lei faceva quello che le pareva e che, comunque –evidentemente!- lo faceva nell’orario di lavoro, la cosa era correlata al suo lavoro, al posto così interessante che aveva trovato «…per sfamare nostra… MIA figlia e TE, se non lo hai ancora capito!» ed avrebbe trovato la maniera di ferirmi, ferirmi irrimediabilmente. Ho sempre pensato che il “tradimento” non sia una questione di cazzi e fiche, ma un discorso che riguardi soprattutto il sentimento, l’amore verso l’altra persona. Non mi sono mai sentito “infedele”, le rare volte che mi è capitato di andare con un’altra, perché sapevo –e spesso lo sapeva anche la tipa del momento!- che era una questione di pelle, di mucose e che non riguardava il sentimento, i progetti, la… storia mia con Cate. La nascita di Alessandra, poi, aveva portato la situazione in un piano ancora diverso: da una parte, rafforzava il nostro rapporto e gli forniva una motivazione: il crescere ed educare la nostra cucciola, donandole un ambiente sereno e positivo; d’altra parte, la sua nascita rendeva il nostro rapporto più… delicato: nel caso fossimo arrivati ad una rottura, non saremmo più stati due adulti che si dicono addio e amen, ma avremmo anche avuto la responsabilità di peggiorare l’ambiente psicologico ed emotivo ...
... di nostra figlia. No: era meglio, molto meglio!, che mi reingoiassi quel pochino di orgoglio che ancora mi era rimasto e che facessi finta di nulla.
Però la sera, quando alla fine tornò (ad un’ora davvero tarda: Ale l’avevo già messa a dormire nel suo lettino!), percepì che “c’era qualcosa” dal mio atteggiamento. Subito non disse nulla, ma poi indagò, sinceramente premurosa. Mi sembrava di essere IO la moglie, a dire «Ma no, non c’è nulla, dai…» e lei a insistere e io prima, «Ma niente! Non c’è nulla!!!» finché non ammisi: «Beh, sai… Prima di tutti questi casini eravamo una famiglia… diremo così… normale! Cioè: io che lavoravo e tu che stavi a casa con Ale… Adesso mi trovo spiazzato, a stare a casa sperando di trovare qualche giornata da fare, ogni tanto… mentre invece tu hai un buon lavoro, solido, redditizio e conosci gente, giri, viaggi…» Mi trovai a fare la faccia triste ed a sporgere il labbro inferiore, come i bambini tristi, ma volevo vedere cosa (e come) mi avrebbe risposto! Cate mi avviluppò e mi sommerse di un manto di tenerezza, di affetto, di amore: fu molto convincente a dirmi che io ero la cosa più importante della sua vita, dopo la Ale e che io ero l’unico amore della sua vita… Dal divano, spostammo il chiarimento al nostro letto e devo dire che fu molto convincente, anche se probabilmente era stanca per il pomeriggio… movimentato; in effetti la trovai meno eccitata, meno lubrificata di quanto di solito la trovassi. Finito di fare l’amore (non di scopare! ...