1. Il Ranch


    Data: 25/11/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... posto non poteva funzionare, così come senza le puledre quel luogo non avrebbe avuto senso. Uscirono fuori, nel fresco dell’alba, alcune corsero alle latrine, tutte si lavarono il viso e le mani, altre si misero a cucinare focaccine e pezzi di carne, tè e dolcetti. Fecero colazione con calma, si gustarono quel poco tempo a loro disposizione, quindi si avviarono verso le stalle. Da quel momento tutto divenne frenetico. Il giovane nero che le sorvegliava, quella mattina, ne fermò una. Una bionda sui trenta, longilinea, con due lunghe e tornite cosce, ma anche due tette belle grosse. Era una delle più vecchie, mentre il nero era uno dei più giovani sorveglianti, aveva appena diciotto anni. Lui la spinse contro la parete del capanno e la bionda non si oppose. Rassegnata si inarcò, appoggiò una mano alla parete e con l’altra sollevò la misera gonnellina che la copriva, sotto non portava mutandine. Il nero ce lo aveva già fuori dalla patta, col cazzo umido e turgido accarezzò la fica della bionda e poi la penetrò, prendendola da dietro con un affondo. La bionda uggiolò e dopo qualche istante iniziò a gemere per eccitarlo ancora di più, non le piaceva e voleva levarselo di torno al più presto. Cosa che immancabilmente successe. Il nero grugnì, le strinse le tette spasmodico, la morse sulle spalle e venne. La bionda, seria, lo adulò – sei forte lord, hai un gran cazzo lord. – Il nero sorrise soddisfatto, non si rese neanche conto che lo stava prendendo per il culo, era molto preso ...
    ... dal suo ruolo e dal suo potere. Da quando era lì se le era fatte tutte, ma per quella bionda, più grande delle altre, aveva un debole, se la fotteva quasi ogni giorno. Se non era la mattina lo faceva la sera o durante qualche pausa della giornata. La bionda non era contenta, ma quello era il male minore, l’importante era non prenderle, per fortuna ormai succedeva raramente. Miss Margareth, la governante delle puledre e delle serve di stalla, non lo permetteva se non per validi motivi, però uno dei motivi era proprio quello di rifiutare i favori al guardiano di turno. Il guardiano aveva tutto il diritto di fottersi una serva come quello di scoparsi una puledra. Miss Margareth diceva che era persino educativo per entrambe. La bionda raggiunse le altre e fece colazione con loro. Una giovane e procace nera, la sua migliore amica, si sedette accanto a lei e le chiese sorridendo e ammiccando – quanto è durato oggi il tuo fidanzato? – – Al solito, neanche un minuto, è sempre un fulmine, ma la mattina ancora di più. – Risero entrambe. Alle sei le serve sciamarono dentro la stalla, le puledre erano impazienti, alcune nitrivano per la voglia di uscire – iiihhhhhrriiii. – Stavano dentro i box dal tramonto del giorno precedente e non ne potevano più. Le serve erano rapide ed efficienti, per loro quella era l’ora più impegnativa della giornata. Le puledre dormivano nude, come le serve, nelle notti più fredde si raggomitolavano sotto una coperta, ma succedeva raramente. Appena la serva ...
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