Il Ranch
Data: 25/11/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
Tre mesi, solo tre mesi per portare le attività del ranch a regime e portare le puledre in una nuova dimensione: quella di considerarsi capi di bestiame e animali da monta.
Tre mesi dopo l’arrivo del primo carico, in un giorno qualsiasi, nel deserto del Kalahari. Miss Margareth stava sferzando le natiche di Bobbi, la sua puledra, spingendola al massimo. La pungolava sui fianchi con gli speroni e la frustava sulle ampie natiche. Cavalcare una stupenda puledra come Bobbi era sublime. Bobbi sbuffava e sbavava sul morso di cuoio, il cuore le stava scoppiando e il seno ansava come un mantice, ma ce la stava mettendo tutta, voleva far contenta la sua padroncina. Tanto che sentiva a malapena le frustate e gli speroni che si piantavano sui fianchi. I suoi sentimenti verso la Padrona erano contrastanti e incomprensibili, a volte la odiava e a volte la adorava, era una donna innegabilmente dominante, degna di ammirazione, ma lei non si sentiva una sottomessa, neanche dopo quei mesi di angherie. Era costretta ad essere sottomessa e a vivere come un animale. Allo stesso tempo era orgogliosa di essere diventata la migliore puledra del ranch. Un rompicapo da perderci la testa, incomprensibile. Miss Margareth stava inseguendo un’antilope, la voleva. L’antilope era molto più veloce della puledra, ma lei aveva un vantaggio, di fronte all’antilope c’era un crepaccio che l’ostacolava, l’antilope doveva girarsi su un lato e scapare di là, la puledra arrivava in diagonale. Per qualche ...
... secondo l’avrebbe avuta a tiro, poi se l’antilope fosse uscita dal campo di tiro se ne sarebbe andata. Margareth fece perno con il piede sulla staffa di destra e, mentre si librava agilmente nell’aria, prese in mano il fucile che portava a tracolla. Fino a qualche mese prima non aveva mai usato un’arma, ma in quei mesi Mohamed le aveva insegnato e lei, da allieva coscienziosa e diligente, si era molto esercitata. I piedi arrivarono a terra mentre Bobbi le sfrecciava davanti, andando a fermarsi una decina di metri più in là. Margareth rimase perfettamente in equilibrio e prese la mira. Sparò e centrò l’animale sul collo. L’antilope fece ancora due passi e stramazzò al suolo. Margareth saltò in aria per la gioia e gridò felice. Con calma si avvicinò alla sua puledra, la prese per le briglie e s’incamminò verso l’antilope. Era uno splendido esemplare di un giovane maschio, la sua carne doveva essere tenera e dolce. Se Bobbi fosse stata una puledra vera non ci sarebbero stati problemi. Ma Bobbi era solo una ponygirl, non ce l’avrebbe mai fatta a trasportare l’antilope. Con il satellitare chiamò il ranch e ordinò di mandare un carro, intanto si prese cura della sua splendida giumenta. Margareth era molto eccitata, aveva finalmente ucciso una preda, la caccia si era conclusa bene, ma Bobbi non era facile da trattare. Ancora, dopo tre mesi, quando la Mistress la accarezzava lei scartava e si irrigidiva. Ma quel giorno sembrava meno bisbetica del solito e accettò di buon grado le carezze ...