1. Il Ranch


    Data: 25/11/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardiano che non lesinava la frusta e che spesso ci prendeva gusto. Alla ruota ci potevano finire non solo le puledre, ma anche le altre schiave e qualche volta anche dei guardiani che non si comportavano bene. Un nero quarantenne di solito sovrintendeva a quel lavoro, con la frusta era diventato molto raffinato, a volte scommetteva con i suoi colleghi, che spesso si raccoglievano intono alla ruota a guardare, soprattutto quando la malcapitata era particolarmente bella. Gli sfaccendati erano attratti non tanto dalle puledre o dalle serve, quelle le vedevano spesso e più spesso se le fottevano, ma dalle cameriere di Madame Svetlana che in giro si vedevano poco e sempre vestite, anche se scollacciate, ed erano irraggiungibili dai guardiani. Quando però erano punite venivano denudate completamente e chiamate a compiere sforzi a cui non erano abituate. In quelle occasioni il pubblico arrivava sempre numeroso. Il raffinato cultore della frusta scommetteva dove avrebbe colpito la povera disgraziata, ad esempio sul seno destro o sulla fica. Sulla fica era il colpo più difficile, perché il guardiano non solo doveva essere preciso, indirizzando la punta della frusta nel luogo giusto, ma doveva anche saper scegliere perfettamente il tempo. Quando la schiava allungava il passo e lasciava scoperta la vulva per una frazione di secondo.
    
    I guardiani avevano nel ranch un grande potere, potevano usare liberamente le puledre con il collare verde e le schiave con il collare marrone o ...
    ... blu, ma non quelle con il collare rosso o arancione o giallo. Le puledre tiravano il raggio della ruota con il corpo, le altre schiave spingevano con le braccia, per tutte la frusta era sempre in agguato appena si fermavano per prendere fiato.
    
    La punizione più feroce che venne impartita ad una schiava nei primi tre mesi venne data proprio ad una cameriera. Si chiamava Briana ed era una bionda con due tette magnifiche. Era molto bella, come tutte le schiave assegnate a Madame Svetlana. Il fatto avvenne dopo pochi giorni che era arrivata, per fortuna ancora nessuno dei soci era venuto al ranch. La ragazza in quei pochi giorni era passata di mano in mano tra i capi, gli unici che se la potevano fare. Era ancora apatica e svogliata, quando se la fottevano allargava le gambe e si faceva penetrare senza nessuna partecipazione, non andava bene. I capi pretendevano maggiore entusiasmo se non passione, ma pensavano che sotto le cure di Svetlana, come per le altre, questa dedizione si sarebbe sviluppata. Invece Briana accumulava rabbia, fino a quando, mentre serviva la cena, dopo l’ennesima volta che era stata palpata, non prese un coltello da un tavolo e si avventò sul capo dei capi: Roy. Non si capì mai se ce l’aveva proprio con lui o se lui era stato solo l’ultima goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Briana riuscì solo a scalfire la spalla di Roy, già mentre si avventava, un altro capo, Alex la sgambettò facendole perdere l’equilibrio e Chen, il veterinario, la trattenne ...
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