1. Omaggio a zio Renato - Quinta parte - Messico e Diavoli.


    Data: 31/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti

    ... tenera pelle dei miei glutei era guarita. Non si vedeva alcun segno delle scudisciate. La Signora, cominciò quindi a raccogliere i preziosissimi indumenti che avevo indossato nell’indimenticabile notte precedente. Io dissi: “Ma come ha fatto!!??Me lo deve spiegare!” La Signora rimase imperturbabile e uscì.
    
    Ero a mille! Esisteva quindi veramente una dimensione inconsueta e nascosta ai più! Feci una doccia bollente e poi mi guardai accuratamente nell’enorme specchio del bagno. Nulla. Il mio culo sodo risultava addirittura più tenero e morbido di prima. Entrò la Signora più alta e anziana. Portava al braccio una costosa vestaglia. Mormorò: “abbia la compiacenza di seguirmi nella sua camera. Questa vestaglia la coprirà.” Indossai il pregiato indumento e la seguii fino alla mia stanza. Entrai. Lei tornò indietro. Dovevo fare un’altra doccia. Sotto la cascata d’acqua, pensavo ai misteri del cosmo, alla magia nera e al demonio. Mi asciugai bene e mi cosparsi di profumi costosi. Mi truccai. Misi le calze, il reggicalze e le scarpe tacco alto. Indossai le unghie finte. Rosse. La parrucca ultimò il capolavoro. Ero ancora più bella! Avevo fame. Non avevo mangiato nulla dalla sera precedente. Erano le 15! Per forza ero affamata. Indossai una Tshirt banca che mi copriva a malapena le splendide natiche. Mi sentivo femmina! Totalmente femmina! E avevo voglia di cazzo! Ero la regina di quel fiabesco luogo! La porta non era chiusa a chiave. Uscii nell’ampio corridoio. Scesi lo scalone ...
    ... centrale e camminai verso quella che mi sembrava fosse la zona cucine. Mi aveva guidato l’olfatto, naturalmente. Nell’aria odore di caramello, pane limone e basilico. Nell’aria uva, ginepro, e vino. Entrai in una grande stanza. Oltre alle due Signore c’erano altri cinque uomini, presumibilmente una parte dei guardiani. “Signorina! Cosa fa qui! Le stavo portando qualcosa da mangiare!” “Non si preoccupi” Risposi. “Anzi, se permette, mangio qualcosa dai vassoi. Mangio qui.” E senza attendere risposta, andai decisa ai piatti ricolmi passando, con il mio stupendo profilo, davanti a quei rozzi maschi. Percepii gli sguardi pieni di desiderio. Sentii il lezzo della loro sborra. Sentivo gli odori in una maniera super amplificata. E tutto ciò dopo la sensazionale mangiata di culo della Signora. Il silenzio era perfetto: uniche melodie, il ticchettio dei miei tacchi e il mio masticare.
    
    L’Autista apparve all’improvviso. Nervosissimo. “Lei non deve stare qui! Venga con me! L’accompagno nella sua stanza. Lo seguii. Sentivo la delusione dei rozzi guardiani nel vedermi andare via. Assaggiavo i loro pensieri e i loro umori. Il culo mi pulsava. Entrammo in stanza. L’Autista era fuori se. “Lei non si deve mai allontanare da questa stanza! Ci siamo capiti?” Furioso era ancora più bello. Istintivamente, toccai il dorso della sua mano. La ritrasse goffamente. “E’ impazzita!!? Vuole morire!!? E vuole che muoia anch’io!!?”
    
    “Reginella! Per l’amor di Dio! Non faccia mai più una cosa simile! Lei non ...
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