Il suocero
Data: 23/11/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Incesti
Tradimenti
Autore: VittorioV, Fonte: RaccontiMilu
... liberò il suo cazzo. Grosso, scuro, vigoroso, già praticamente duro e sfacciato. Gigino non aveva preso da lui.I miei occhi dovevano luccicare, perché sul suo volto apparve un ghigno. Mi aveva scoperta a godere di quella visione. Mi aveva scoperto puttana. Non era la prima volta che vedevo il cazzo di un sessantenne. Ai tempi dell’università feci una sega a un benzinaio, perché io e la mia amica eravamo rimaste a secco e senza soldi. Quello ci chiese un pompino, ma contrattando riuscimmo a ottenere venti euro di benzina per una sega. Ci promise il pieno per un bocchino, ma ci rifiutammo. Così mentre la mia amica improvvisava uno spogliarello, quello si tirò fuori il cazzo e me lo fece impugnare. Non ci mise molto a venire, e ne fui sollevata.Ma il cazzo di Remo non aveva nulla a che spartire con quello del benzinaio di dieci anni prima. Il cazzo di remo era un invito alla lussuria, una dichiarazione di guerra. Mi stavo bagnando, ero fradicia, e mi venne voglia di quella minchia superba.-Prendilo in mano, muoviti.Lo feci, senza esitare.Era caldo, pulsava. Muovevo il polso e lo segavo. Era di circonferenza grossa, non lunghissimo. Tozzo, quasi. Volgare.-Ora succhialo.Alzai gli occhi, come a ribadire una timida incredulità.-Su, da brava.Mi spinse la nuca, e io inghiottii quel cazzo.Lo lavorai per qualche minuto, mentre lui si era appoggiato al muro. L’ombra e gli alberi ci nascondevano. Eravamo sporchi in un paesaggio così delicato.Ero inginocchiata, con le tette che mi ...
... uscivano di fuori e la figa gocciolante, stavo succhiando il mio futuro suocero.Lo guardavo, cercando la sua approvazione.-Sei brava, Chiara. Toccati la figa.Lo feci, con la mano che poco prima era dentro la terra. Altro morbido, altro calore.Venni quasi subito, ne avevo bisogno. La sera prima con Gigino avevamo un po’ amoreggiato, e mi aveva fatto venire leccandomela. Ma non era niente a confronto con la bestialità di quello che stavo facendo adesso.Mentre mi riprendevo dall’orgasmo, sempre con il cazzo di Remo in bocca, lui si filò, lasciando un filo di saliva a unire il mio labbro e la sua cappella gonfia. Boccheggiavo, mentre lui mitoccava le tette con sapienza e mi fece alzare.-Qua, mettiti qua.Mi fece chinare su un tavolo di legno, e mi rialzò la gonna. Abbassò in fretta le mutandine e mi prese a baciare il culo bianco.-Come sei bella, come sei puttana.Diedi una leccata alla mia figa umida e subito si rivolse al buco del culo, che cominciò a lavorare con dovizia e bravura. Mi faceva impazzire, stringevo i pugni per non urlare.Mi leccava il buco del culo e mi stuzzicava la figa. Venni ancora, senza freni, e mentre stavo per riprendermi da quel secondo orgasmo lui mi infilò il cazzo nel culo. Senza troppe cerimonie, senza grazia, senza avvisarmi. Mi spalmò un bel po’ di saliva con le dita, e ci piantò il cazzo.Rimasi senza fiato e senza parole. Mi rompeva e io non mi ribellavo. MI voltai a guardarlo negli occhi.-Piano, per favore.-Zitta.Si infilò fino alle palle, e rimase lì per ...