1. Capitolo 13 – La mia storia con una donna sposata


    Data: 20/11/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... pena d’andarci. Arrivammo al ristorante dopo quasi un’ oretta di viaggio in auto. Il ristorante era davvero bello e raffinato con un arredamento, caratteristico e tipico della zona collinare – montana. Mangiammo in un tavolo accanto alla finestra a lume di candela; anche se il tempo non era dei più belli si potevano vedere le colline coltivate a viti e i campi a foraggio. Le pietanze erano buone, raffinate e soprattutto ricercate nei sapori, talvolta abbinando cibi strani. Il vino era buono ma soprattutto pregiato e di gradazione alcolica non eccessiva. Aveva la giusta temperatura per cui non percepivi la gradazione alcolica e quindi io e Cristina ne bevemmo quasi due bottiglie. Terminammo la cena col dolce e poi col caffè corretto per chi voleva. Cristina volle provare a prendere il caffè aggiungendo un po’ di grappa, nonostante non fosse abituata a bere superalcolici. Le piacque molto la grappa, ma gli effetti, si fecero sentire non molto tempo più tardi complice forse anche il vino bevuto durante il pasto. Pagai il conto, salimmo in auto e tornammo verso casa. Cristina era decisamente allegra e rideva per un nonnulla! Seduta sul sedile del passeggero rideva e mi faceva il solletico. Iniziammo a giocare e a stuzzicarci. Complice il vestito alquanto provocante iniziai accarezzare le gambe e lei giocava a tirare su e giù la gonna. Andammo avanti così per un bel po’ di tempo poi non so se lo fece di proposito oppure sbadatamente tirò su la gonna fino a farmi vedere il ...
    ... perizoma. Era di color nero ed era particolarmente audace. Era di un tessuto trasparente, come gl’inserti della gonna, insomma si vedeva la figa in tutta la sua bellezza. Rimasi sbigottito nel vedere Cristina con addosso un tipo d’abbigliamento così sexy e trasgressivo. Lei intanto rideva e mi diceva:
    
    “ Ti piace il perizoma amore?”
    
    “Bellissimo e particolarmente trasgressivo … “ risposi
    
    Con la mano risalii lungo la coscia fino all’inguine e poi sulla figa e incominciai a toccargliela sopra la stoffa del perizoma. Lei in un primo momento strinse le gambe poi le allargò più che poteva. Il respiro divenne affannoso e capii che incominciava a godere e me ne accorgevo dell’espressione del suo viso. Non eravamo ancora arrivati a casa e mancavano ancora 15 – 20 minuti d’auto. Mi ripromisi di scoparla a casa e non in auto; quindi continuai a palpare la figa avendo cura di toccare il clitoride e le piccole labbra in modo alternato sempre sopra la stoffa del perizoma. Avevo il cazzo che era dritto e duro come il marmo; Cristina non me lo toccava in quanto era intenta ad indirizzare la mia mano verso le zone più erogene della figa dove percepiva il massimo del piacere. Accelerai per arrivare a casa il più presto possibile. Arrivammo a casa e parcheggiai l’auto in garage. Scendemmo dall’auto io e Cristina quasi simultaneamente; la presi per mano e la spinsi contro la parete e ci baciammo avidamente. Una mano di Cristina si posò sul mio viso mentre l’altra armeggiava con la cerniera dei ...
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