1. Il battaglione sacro - 2


    Data: 17/11/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... dell’eiaculazione. Dolore e piacere, in una mescolanza sublime che lo mandò fuori di testa e lo fece urlare senza controllo, mentre si dimenava fra le braccia di Euristos.
    
    Quando si fu placata la foga dell’orgasmo, l’uomo allentò la stretta e Cleonte si voltò, adesso faccia a faccia. Era stravolto, gli occhi sbarrati sul volto pallido e sudato, ma, ricambiando l’abbraccio, si avventò senza esitazione sulle labbra ancora palpitanti di Euristos e gli spinse in bocca la lingua, cercando freneticamente la sua, mentre gli premeva contro l’inguine impregnato e viscido della duplice sborra.
    
    Era pomeriggio inoltrato, quando finalmente, dopo ulteriori orgasmi, la loro furia libidinosa sembrò placarsi e i due ritrovarono il controllo. Nessuno nel frattempo li aveva disturbati, forse consapevoli di quanto si stava consumando nella capanna.
    
    Euristos si alzò dal lettuccio fradicio di sudore e chissà cos’altro, prese una pezzuola da un tavolo lì vicino e ripulì amorosamente l’untume dalle cosce e dall’inguine di Cleonte, prima di darsi una ripulita sommaria pure lui. Poi tese la mano all’amato, ancora disteso, e:
    
    “Vieni, - gli disse – andiamo a ripulirci nella palestra.”
    
    Uscirono, tenendosi per mano e battendo gli occhi per la luce del sole ancora alto. Nessuno sembrò far caso a loro, ma in realtà mille occhi li seguirono, alcuni ammirati per la loro bellezza e per la perfezione dei loro fisici, altri felici per loro, ma non mancò chi fu punto dall’invidia o dalla gelosia. ...
    ... Non pochi avevano posto gli occhi sull’uno o sull’altro, e adesso dovettero accettare l’evidenza, rammaricandosi in silenzio di non essere stati abbastanza solleciti a farsi avanti. Raggiunti gli spogliatoi, Euristos per primo unse d’olio le belle membra di Cleonte e vi cosparse finissima polvere d’argilla, che poi raschiò via con l’apposito strumento, lo strigile, che si portò via ogni traccia di sporco e di untume. Quindi fu la volta di Cleonte, la cui mano tremò non poco, quando si trovò a percorrere il corpo dell’amante. Alla fine si versarono addosso dell’acqua tiepida, per completare il lavacro, si asciugarono e, coperti da una tunica leggera per il fresco serale, si recarono alla mensa.
    
    Fu così che iniziò la loro storia d’amore, da uno schiacciamento di palle lenito da un unguento di menta spalmato con mano amorosa. Ma quello fu solo il primo giorno: altri ne seguirono, mentre anche i restanti ragazzi dell’addestramento trovavano via via i loro maestri, sia pure in maniera meno drammatica e spettacolare.
    
    E iniziò anche la parte più dura, ma anche più entusiasmante dell’addestramento: durante il giorno Euristos allenava Cleonte nei giochi sportivi, nella corsa, nella lotta, nel pancrazio, che lo teneva sempre in apprensione per la sua brutalità; oppure nel combattimento con la lancia o con la spada; la sera gli parlava di filosofia, gli spiegava le idee di Platone, gli insegnava a suonare la lira e a cantare i versi dei grandi poeti del passato.
    
    Ma la notte era ...
«1234...»