Le mie storie (110) 2ª parte - Racconti Erotici

Le mie storie (110) 2ª parte

... facilità).

28 dicembre, la giornata passa in maniera del tutto tranquilla, forse perché aspetta che sia la serata a parlare. Qualche giorno prima nel ricevere gli auguri di Natale da parte di Maria, ho ricevuto anche un invito ad una sua festa dove l’avremmo salutata poiché avrebbe passato il Capodanno negli Stati Uniti. Dopo averle chiesto ed ottenuto il permesso di portare anche Lina, ho cercato di far capire a mia cognata chi fosse Maria. Le ho spiegato come e dove l’ho conosciuta, le ho raccontato dei nostri incontri (non proprio fino in fondo) e soprattutto le ho narrato la leggenda del suo uccellone; a margine di queste raccomandazioni, le ho anticipato che avremmo dovuto vestirci in maniera molto audace visto che, senza nessun problema mi è stato detto che sarebbe stata una festa molto gioiosa. Torniamo a noi e al pomeriggio in cui iniziamo la preparazione inerente all’abbigliamento: Lina apre la valigia e tira fuori almeno una decina di completini intimi quasi tutti di pizzo; indecise su un paio, alla fine opta per un body intero, autoreggenti, camicetta bianca aperta, minigonna molto molto mini e stivaloni sopra il ginocchio. Dopodiché ci trasferiamo in camera da letto e Lina senza neanche chiedere la mia opinione prende dal cassetto dell’intimo un completo di quelli che avevo comprato con Massimo del sexy shop di Amsterdam, nero di pizzo con le aperture sia a livello dei capezzoli che della patata; sopra un vestitino di lanetta verde piuttosto corto e molto ...

... scollato davanti, autoreggenti neri e stivaletti con il tacco a completare il tutto.

Prima di uscire di casa, Chiara ci guarda e ridendo ci dà delle mignotte ricevendo la reprimenda scherzosa della madre, io penso al piccolo Giacomo che si è perso lo spettacolo essendo uscito con i suoi. Arrivate a destinazione, mia cognata si stupisce della bellezza del palazzo e del panorama che si vede da quelle parti; dopo aver bussato, insieme a noi entrano 2 ragazzi palesemente omosessuali vestiti in maniera molto sgargiante e dopo esserci presentate, saliamo tutti e quattro nell’ascensore con Maria che ci aspetta fuori al ballatoio. Entrate nel salone basta una veloce occhiata per capire che sembra di stare ad un gay pride; torno indietro con la memoria a quando avevo una ventina d’anni e per un periodo frequentai feste omosessuali divertentissime. Non siamo tante, oltre ai due saliti insieme a noi, ci sono un’altra decina di persone, trans, lesbiche alcune molto originali nell’abbigliamento altre invece eleganti e sobrie. Naturalmente di maschi nemmeno l’ombra lontana. Mangiamo abbondantemente poi si s**tenano le danze con una di loro che si mette dietro una consolle da dj quasi professionale; ci s**teniamo, nel bel mezzo del divertimento un’amica di Maria invita lei ed un’altra (bassina, tracagnotta, con i capelli corti e anche un po’ mascolina negli atteggiamenti) a fare “l’elicottero”. Inizialmente fanno resistenza poi dopo essersi girate di spalle a tutte, si preparano e con una ...