La sbronza - 1 - Racconti Erotici

La sbronza - 1

... ringraziamento, Ciccio improvvisamente risvegliatosi mi ha scopato per bene, facendomi venire una seconda volta.

La terza volta sono venuta con Vittorio che mi scopava davanti e Ciccio di dietro, la famosa doppia, la mia prima doppia.

A quel punto, raggiunto lo scopo, Ciccio ci ha confessato che la sua sbronza era tutta una finta, meritavamo di più di una cena, sia pure di lusso, più di una notte solitaria, c’eravamo meritati una notte di follia, e l’aveva ottenuta, per tutti e tre.

E noi eravamo contenti di questa sua trovata.

Da quel momento, non c’era più bisogno di fingere di essere ubriachi, né compassionevoli per il collega ubriaco.

C’era piaciuto, avevamo goduto, eravamo consapevoli e non volevamo altro che continuare a godere insieme.

Così grazie alle nostre professionalità, al nostro capo che le aveva riconosciute, e a Ciccio che aveva voluto premiare se stesso ma anche noi, da quella volta siamo diventati un triangolo clandestino.

Non è stato facile, in questi anni, trovare il tempo e le occasioni per incontrarsi ancora e fare sesso insieme.

Però, grazie al capo che ormai ci chiamava “la mia squadra vincente”, ogni pratica complicata e difficile veniva affidata a noi e dovevamo risolverla noi, con qualche sabato mattina, o qualche trasferta fuori sede, sempre rigorosamente in tre.

Le sessioni di lavoro del sabato mattina si tenevano in un motel di Saronno.

E le trasferte cominciavano una sera prima e finivano una sera dopo.

O in tre, oppure niente.

Nessuno aveva bisogno di scappatelle, né di avventure extra coniugali a due.

Non ce ne fregava niente.

Se andavamo a letto insieme era per rafforzare la nostra complicità, l’intimità, la forza della nostra squadra vincente, vincente anche a letto.