1. A tuo figlio ci penso io.


    Data: 07/11/2022, Categorie: Etero Incesti Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... dovevo inventarmi qualcosa, perché avevo promesso a mia sorella che ci avrei pensato io a farlo crescere. E di certo quei giochi di guerra non mi avrebbero aiutata. ‘Chi c’&egrave nella camera degli ospiti?’ mi chiese Giuliano. ‘C’&egrave il figlio di mia sorella. Resterà qui da noi per un po’ di tempo. &egrave un caso disperato. &egrave cresciuto praticamente sotto una campana di vetro, e ora che ha diciotto anni &egrave una specie di nerd le cui uniche ragioni di vita sono i videogiochi e il porno’. ‘Il porno?’ chiese Giuliano divertito. ‘Sì, il porno. Si ammazza di seghe. Se ne fa anche quattro al giorno. C’&egrave una puzza di sborra nella sua stanza che sembra che si sia appena consumata una gangbang. Non ne sono sicura ma credo che sia anche molto copioso quando schizza, perché ho notato che consuma una confezione di clinex al giorno’. Venne poi il momento di apprestarci a fare quello per cui era venuto Giuliano, e cio&egrave metterci in camera da letto per soddisfare la nostra voglia d’amore. Erri certamente non sarebbe stato un problema, perché ero sicura che il suo videogioco di guerra era per lui più importante che scoprire cosa faceva sua zia all’insaputa di suo marito. Il problema invece era Lex, che si mise ai piedi del letto, beatamente disteso su un tappeto che ormai era diventata la sua cucci, e ci fece compagnia durante tutta la monta. Ogni tanto quando mi scappava un urletto un po’ più forte lui alzava gli occhi verso di noi e ci guardava. Oppure quando ...
    ... Giuliano ogni tanto mi sculacciava (gli piaceva molto sculacciarmi, e io lo adoravo quando lo faceva, mi mandava in ebollizione) allora Lex guardava verso di lui e iniziava a ringhiare, come se cercasse di difendermi, e allora io gli dicevo di stare buono e che era tutto ok, e allora si tranquillizzava e ritornava a sonnecchiare. ‘Questa &egrave l’ultima volta che vengo a scoparti a casa tua’ disse Giuliano indispettito dalla minacciosa presenza di Lex. ‘&egrave evidente che quella bestiaccia non mi sopporta’. ‘Non pensare a Lex, amore. Piuttosto perché non mi fai il culo? Mi fai impazzire quando me lo metti dietro’. ‘Volentieri’. Mentre sentivo il turgido cazzo del papà di Moana entrarmi dentro l’orifizio anale mi accorsi della presenza di qualcuno che ci spiava. Ma non era Lex, ero certa che si trattava di Erri. Guardai infatti verso la porta della camera da letto e mi accorsi infatti che lui era lì dietro che ci stava guardando. Lasciavo sempre la porta della camera da letto un po’ aperta; in casa nessuno di noi aveva mai avuto l’abitudine di chiudere le porte a chiave, perché io e mio marito non avevamo mai avuto nulla da nascondere ai nostri figli, e anche loro lo stesso, e quindi le porte erano rimaste sempre mezze aperte o appena socchiuse. La privacy, nella nostra famiglia, era un concetto che ci aveva sempre riguardato molto poco. E quindi anche quella notte avevo fatto come mio solito, e cio&egrave non avevo chiuso la porta, senza pensare al fatto che Erri non era uno ...
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