1. A tuo figlio ci penso io.


    Data: 07/11/2022, Categorie: Etero Incesti Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto eccezionale venne Giuliano a casa. Di solito ero io che andavo da lui, però quella sera Stefano mi aveva detto che avrebbe tardato più del solito, perché al ristorante aveva organizzato una cena con i suoi dipendenti che probabilmente sarebbe andata avanti fino a notte inoltrata. E così Giuliano aveva deciso di colmare il suo posto nel letto con la sua presenza, premurandosi di andare via prima del suo rientro. Giuliano ancora non sapeva nulla di Lex, il mio nuovo fedele amico a quattro zampe, e infatti quando entrò in casa ci fu una scena tipo mezzogiorno di fuoco. Lex guardò il papà di Moana con diffidenza e gli mostrò o denti, quasi come se provasse una forte gelosia nei suoi confronti, come se sapesse che Giuliano era venuto per me, per farmi sua, e a Lex sembrava non andare a genio questa cosa. Insomma, Lex si era autoeletto la mia guardia del corpo, e non avrebbe permesso a nessuno di farmi del male. E Giuliano sembrava terrorizzato, come se stesse pensando che Lex avrebbe potuto riversare tutta la sua ferocia su di lui da un momento all’altro. E vista la sua stazza spaventosa lo avrebbe certamente fatto a pezzi. Lex abbassò la guardia soltanto quando gli feci una carezza e gli dissi di stare buono, perché Giuliano era un amico di cui poteva fidarsi. E allora a quel punto andò verso di lui scondinzolando e girandogli intorno in attesa di un gesto che potesse fargli capire che poteva fidarsi per davvero, e ma Giuliano era troppo spaventato e quindi non aveva il ...
    ... coraggio di muovere un dito. ‘Ti conviene accarezzargli la testa se vuoi fargli capire che non sei una minaccia’ gli dissi. A quel punto Giuliano si fece coraggio e accarezzò la testa di Lex, il quale assicuratosi che poteva fidarsi di lui se ne andò via in modo spavaldo e uscì sul terrazzo. Giuliano mi chiese come mai avevo preso proprio un alano come animale di compagnia e non un innocuo barboncino. Io gli risposi che non ero stata io a scegliere lui, bensì era stato lui a scegliere me. In effetti era stato lui che al canile mi era venuto incontro e mi aveva conquistato con il suo affetto leccandomi una guancia. ‘Affetto?’ mi chiese lui. ‘Ma come fai a parlare di affetto? Lex &egrave una macchina da guerra, e le macchine da guerra non provano affetto’. ‘Quanto ti sbagli tesoro. Lex cerca solo di difendere il suo territorio’ e la sua nuova mamma’. ‘Tu non sei la sua mamma’ obiettò lui. ‘Sì che lo sono. Sono la sua mamma adottiva’ dissi divertita.
    
    Continua…
    
    Link al racconto: http://paradisodisteesabri.blogspot.it/2017/10/a-tuo-figlio-ci-penso-io.html Ma le novità per Giuliano non erano finite. Infatti dalla fine del corridoio giungevano rumori terribili di spari, esplosioni e urla di dolore. Era Erri, il figlio di mia sorella Margherita, che stava giocando ad uno sparatutto in prima persona ambientato durante la guerra del golfo. Forse dovrei precisare che era mezzanotte e lui era ancora incollato alla sua consolle, e io non sapevo cosa fare per farlo smettere. Eppure ...
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