1. Gli amori di Antonella (parte seconda)


    Data: 08/07/2018, Categorie: Cuckold Tradimenti Sesso di Gruppo Autore: Bluewings, Fonte: RaccontiMilu

    ... più tecnico da zoccola esperta, ti dirò che col cazzo sei poco sopra la sufficienza, ma con le mani e la lingua sei il numero uno…e sai che di uomini ho esperienza” Beh, non era andata proprio male, diciamo soddisfatto a metà. Inutile dire che mi adoperavo volentieri in lunghe sedute di cunnilingus fra i preliminari di baci e carezze e quella che poi era la penetrazione. Devo dire che era bravissima anche lei con la bocca però il 69 era una variante che non praticavamo spesso. Quando io la leccavo intimamente e contemporaneamente con le dita andavo alla ricerca del suo punto G, lei adorava chiudere gli occhi e concentrarsi su quello che le facevo, per prima rilassarsi e poi, in un crescendo di eccitazione, esplodere in un intenso orgasmo. Quello che mi chiedeva quella sera sarebbe stato un massaggio rilassante, ma anche un segno che non ero contrariato del modo come aveva usato la sua patatina nel fine settimana. Certo che poi ci sarebbe stato qualcosa anche per me, se la sua figa non avesse recuperato ci sarebbero state le sue labbra a darmi piacere. In realtà dipendeva solo dal suo umore, la sua passerina avrebbe potuto accogliere chissà quanti altri cazzi senza problemi, magari era lei che voleva variare. Ma torniamo alla fatidica domenica. Naturalmente, dopo il racconto della partita, parlai anche dell’incontro con la nostra vicina e dell’invito ricevuto. Sapevo che non avrebbe avuto niente in contrario, ma mi raccomandò di essere corretto e sincero con Martina perché ...
    ... non voleva creare problemi di vicinato. Poi aggiunse: “Avevo già notato che la “zia” (così la chiamava lei), ti aveva messo gli occhi addosso…siete voi maschietti che non vi accorgete di niente”. Così chiamai Martina e accettai il suo invito. Durante la cena la conversazione si focalizzò sul racconto delle nostre vite e di cosa poi alla fine ci aveva portato a essere vicini di casa. Le parlai del mio lavoro e lei del suo e di come gli impegni professionali e un paio di relazioni sbagliate avessero fatto sì che a quarant’anni si fosse ritrovata sola. Io le dissi che ero stato fortunato perché, dopo qualche storiella senza importanza avevo trovato l’amore della mia vita, ma non entrammo nei particolari. Notai però un’espressione di disapprovazione o forse di compassione sul suo volto. Dopo cena, davanti ad un caffè, mi lodò per la mia dialettica che l’aveva affascinata e poi alla fine trovò il coraggio di dire: “Tu meriti molto di più della donna che hai accanto, perché accetti di essere trattato così? Se io avessi un uomo come te non solo lo rispetterei, ma gli dedicherei ogni attimo della mia vita”. Poi mi chiese scusa dicendomi che non erano fatti suoi, però era quello che pensavano anche altri condomini che ormai erano a conoscenza della tresca di mia moglie. Del resto Antonella, non dovendo nascondermi niente, non si era curata molto di essere discreta e si era fatta sorprendere abbracciata con Roberto o mentre lo baciava appassionatamente sul portone di casa prima di ...