1. Gli amori di Antonella (parte seconda)


    Data: 08/07/2018, Categorie: Cuckold Tradimenti Sesso di Gruppo Autore: Bluewings, Fonte: RaccontiMilu

    Roberto era ormai il fidanzato ufficiale di mia moglie, veniva spesso a casa nostra e spesso passava la notte nel suo letto. La situazione era molto anticonvenzionale, soprattutto trent’anni fa. Termini quale cuckold o bull erano sconosciuti e comunque non si sarebbero adattati al nostro caso. Io non ero il cuck che si eccitava guardando la compagna montata da un bull prestante, il nostro era un rapporto a tre in cui la femmina era al centro dell’attenzione di due maschi. Capitava che facessimo l’amore separatamente, ma non disdegnavamo nemmeno farlo insieme, Antonella adorava le doppie penetrazioni ed essere al centro delle nostre attenzioni. Il fine settimana, in genere, lei lo passava insieme a lui, con l’arrivo della bella stagione lui la portava nella sua casa al mare, mentre io ero bloccato in città. In quel periodo giocavo al calcio, niente di eccezionale, dopo un anno nel campionato di Promozione regionale in cui le partite le avevo viste più che altro dalla panchina, ero sceso (anche per conciliare gli allenamenti col mio lavoro) in prima categoria dilettanti nella squadra del paese dove abitavo, quindi la domenica era destinata al calcio. Anche se non eravamo in trasferta, la mattina c’era il raduno con la squadra, poi pranzo tutti insieme con menù imposto dallo staff tecnico e infine trasferimento al campo sportivo per preparare la partita, sia a livello fisico (massaggi e riscaldamento muscolare) che tattico. Anto qualche volta mi seguiva da lontano insieme alle ...
    ... mogli/fidanzate degli altri calciatori, ma indubbiamente si divertiva di più al mare con Roberto. Questa precisazione non è casuale. Ancora le televisioni non trasmettevano in diretta gli incontri del massimo campionato e le prestazioni di Juve, Milan, Inter e compagnia le potevi seguire in diretta solo alla radio, quindi anche gli stadi di periferia o dei piccoli paesi erano frequentati, specialmente in occasione dei derby con squadre della zona. In un paese come il nostro (5/6.000 abitanti) la squadra locale era molto seguita e la domenica pomeriggio la partita era un appuntamento da non perdere per paesani giovani e meno giovani. Il pubblico si divideva in tre categorie: giovani che venivano allo stadio più per far casino che per passione sportiva, uomini che si prendevano due ora d’aria per disintossicarsi dalle proprie compagne e donne single che si radunavano dove era concentrata la componente maschile del paese, magari con la scusa di veder giocare il nipote della cugina di secondo grado di sua zia che nemmeno conosceva. Tra queste c’era Martina, single quarantenne che abitava nel mio palazzo in un appartamento al piano sopra il mio. La classica “zitella”, termine molto brutto che non mi piace usare perché adoro e rispetto il genere femminile, ma questo termine, nell’immaginario collettivo, delinea perfettamente il personaggio senza bisogno di altre descrizioni. Era un tipo che comunque passava inosservato. Quel giorno la partita era andata molto bene, avevamo vinto con ...
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