1. inculami senza baciarmi in bocca


    Data: 31/10/2022, Categorie: Trans Anale Prime Esperienze Autore: evablu, Fonte: xHamster

    ... capivo cosa potesse ispirare una donna che a me pareva vecchissima, con i suoi 40-45 anni, a un quattordicenne come lui.
    
    Prese a pomiciarmi furiosamente ma io ero in imbarazzo, non mi sentivo a mio agio, non era la nostra intimità della tendina canadese, mi leccava i capezzoli da urlare, le mie tette erano una cosa sola con la sua bocca, ma farmi limonare da un altro ragazzo sul letto dei miei non era proprio il massimo. Così ebbi quello che mi sembrò il colpo di genio.
    
    "Appoggiami il cazzo, come facevamo in tenda". Se avevo resistito lì, che portavo i costumini femminili, se non era riuscito a farmi altro che strusciare qualche volta la cappella nuda sul buchino, non avrei ceduto nemmeno a casa mia.
    
    Cominciò così la tortura. La punta del suo cazzo trovò subito lo sfinterino vergine, mi allargò i glutei con le mani e lo spinse in maniera sempre più decisa, frenata solo dalla stoffa.
    
    "Ahi!", dissi di fronte a una spinta più pesante delle altre.
    
    Allora si abbassò i bermuda e mi infilò il cazzo in bocca. Mi fece stendere sul letto, si mise a cavalcioni su di me e cominciò a fare entra ed esci dalle mie labbra. Odorava sempre di uomo, mi toccai anche io, ma sempre senza togliermi i pantaloncini. Durò un po', non venne, sebbene lo avessi succhiato veramente da gran puttana, come lui mi aveva insegnato a fare.
    
    "Devo andare in bagno, dov'è?".
    
    Glielo indicai, ci mise un sacco di tempo. Quando tornò era completamente nudo, il cazzo semieretto e oleoso e in mano ...
    ... aveva una boccetta. Vaselina.
    
    Senza darmi il tempo di obiettare niente, mi tirò via gli short e mi fece stendere sulla pancia. Prima mi leccò il buco, poi ci versò su un quintale di lubrificante e lo sparse con le dita, che cominciarono a violare dolcemente la mia verginità. Non capivo più niente, solo che lo desideravo da morire. Si fece masturbare e leccare un po', poi cominciò a penetrarmi.
    
    "Fa male - dissi a denti stretti - mi fai male...", ma intanto cominciava a entrare dentro di me, a spaccarmi in due. La cappella impiegò un po', quando passò tutta mi strappò un urlo.
    
    "Aaaaah - gridai - mi fai male, ma continua...". Cominciava a piacermi. La penetrazione anale mi stimolava la prostata e l'uccellino. Lui mi teneva alla pecorina, le mani forti sui miei fianchi e misurava colpi regolari.
    
    "Mi fai morire", dissi e presi a sculettare come una troia quale ero. Lui spinse più forte, ormai era tutto dentro.
    
    "Ti ho spaccato il culo - sussurrò orgoglioso - fiche ne ho aperte ma culetti deliziosi come il tuo, mai".
    
    Per tutta la lunghezza del cazzo cominciò a fare avanti e indietro, agevolato dal mio sculettamento. Me lo sentivo dentro fino alle budella, mi stava veramente tagliando a metà.
    
    D'un tratto i movimenti si fecero più veloci, le sue mani mi imposero un ritmo frenetico.
    
    "Vengo, cazzo, vengoooo", ululò riempiendomi di sborra calda e nel sentire che stava godendo dentro di me, senza che io mi toccassi (le mani mi servivano per stare a quattro zampe) ...