1. inculami senza baciarmi in bocca


    Data: 31/10/2022, Categorie: Trans Anale Prime Esperienze Autore: evablu, Fonte: xHamster

    ... che si era insinuata prepotente dentro di me nell'aprire la porta, quella di sentirmi veramente importante per qualcuno.
    
    "Ho fatto 150 chilometri per te - insisté - per rivederti. Ti fa piacere?".
    
    Non riuscivo a rispondere, l'imbarazzo mi stava prendendo, ora mi guardavo gli short, erano veramente troppo short, del resto erano di mia sorella, e la maglietta era di mamma, troppe parti scoperte di fronte al suo sguardo interessato, occhi che mi facevano sentire sensazioni uniche, riassaggiare nella mente odori e anche sapori indimenticati, indimenticabili.
    
    "Volevo assicurarmi che non fosse cambiato niente - bisbigliò - e devo dire che mi piaci sempre, come due mesi fa".
    
    Diventai rosso bordeaux o violetto, non so dire, dovetti sedermi anche io per non scivolare a terra per un malore, mentre lui si era messo una mano all'altezza di... insomma sul coso e se lo stava tastando, lasciando poco spazio all'immaginazione, perché anche a riposo era di una lunghezza inquietante.
    
    Ci eravamo conosciuti in campeggio, ero ospite dei suoi e poiché entrambi eravamo fra 13 e 14 anni ci avevano messi a dormire nella stessa tendina canadese, minuscola anche se non piccolissima, ma c'era poco spazio per muoversi e la notte spesso faceva molto caldo. Uscivo da una situazione imbarazzante, ne avevo trovata un'altra. Volevo distrarmi da un'esperienza che mi aveva provocato un profondo turbamento, un amico che volevo bene e adoravo e che abbracciavo spesso, perché mi dava una ...
    ... sensazione di completezza e di serenità ma mi intrippava pure, e che alla prima occasione me lo aveva schiaffato in bocca e la cosa più clamorosa era stata che io glielo avevo succhiato con una tale foga che ero sembrato una pompinara di lusso, invece era la prima volta e lui mi era venuto in gola, per poi riempire la classe e il quartiere di quell'esperienza col frocetto.
    
    Così ero dovuto fuggire.
    
    Scappavo da questo e avevo deciso di confidarmi col mio nuovo amico, Fabrizio, che all'inizio era sembrato comprensivo e dolce ma una notte, nella canadese, aveva cominciato a menarselo davanti a me, era una proboscide già a riposo, figurarsi quando si eccitava, e avevo sentito il suo odore di maschio, sperma, sudore e pipì misti all'odore dei piedi e insomma non aveva faticato troppo, accarezzandomi le guance e i capelli, ad accostarmi a lui, a farmi poggiare il viso sul suo ventre muscoloso e l'odore si era fatto più vicino, mi era penetrato fino al cervello e da lì era partito un ordine invisibile alla mia lingua, che ne aveva percorso tutta la lunghezza, dall'attaccatura dei coglioni pelosi fino alla punta del cazzo. Lui se l'era scappucciato e mi aveva guidato nel movimento, facendomi aprire la bocca per prendergli la cappella e si era immediatamente drizzato tra le mie labbra, le sue dita esperte erano affondate tra i miei capelli lunghi quel tanto che bastava per dettarmi il ritmo da lui gradito, avevo cominciato a spompinarlo come una troietta consumata e invece ero inesperto, ...
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