Vacanze in salento
Data: 28/10/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti
... natura, come rumore dolce dell’umanità, viaggiava nella morbida solida inconsistenza delle nuvole;
nell’ altra era lì che spingeva contro il mio bacino, calda e umida di sesso;
la sollevai diritta, il suo seno verso il vuoto e verso le case di fronte, qualcuno avrebbe potuto vederla, non così chiaramente ma tanto da capire la sua nudità;
le sussurrai “qualcuno ti guarda”; “non importa” disse lei; “meglio” dissi io “e ora ti spoglierò completamente, sarai nuda per chiunque, ti scoperò subito.”
un solo grande gemito dalle sue labbra…. le stelle e la luna l’avevano circondata, assalita, rapita….
L’atmosfera fu mia complice;
Fu bellissimo, appassionato, romantico, erotico, dolce, sensuale , selvaggio; tutto insieme.....
Al mattino mi risvegliai di botto; avevo dormito di un sonno profondo, fare l’amore sul terrazzo mi aveva saziato eppure, alla vista del suo corpo nudo mi tornò immediatamente l’eccitazione.
Non vedevo un corpo morbido e bello, ma un corpo bello e oscenamente provocante. Era lo stesso corpo di sempre e i miei occhi di sempre, ma non la mia mente.
La sensazione fu piacevole, ma subito dopo diventai guardingo, attento. Che cosa volevo? Quanto ero disposto ad accettare l’eventuale rifiuto? Meglio rischiare o meglio non rischiare?
Durò poco e fu l’espressione del suo volto a convincermi; era sereno, più del solito. Si sarebbe svegliata come sempre sorridente e ottimista, ma questa volta di più. Lo sapevo o lo volevo, non ...
... importava.
Sarebbe stata una mattinata diversa dal solito; niente colazione al bar per andare subito dopo al mare. Avremmo tardato perché un idraulico sarebbe venuto a riparare la caldaia; va bene il caldo dell’estate, ma docce fredde per più giorni proprio no.
La lascia dormire e scesi al piano di sotto, aspettai l’operaio, gli diedi le indicazioni e risalii in camera da letto. Lei dormiva ancora, l’aria si era fatta più calda, stava arrivando il vento del sud, caldo e umido, sudore sulla pelle, gocce sul suo seno…
Mi rieccitai all’istante. Presi a baciarla leggermente, piano sul seno, il suo corpo reagì con un sussulto leggero per poi bloccarsi di nuovo. Scesi lentamente con la lingua sulla pancia e poi più giù fin dentro di lei. Sapore salato, sapore del sesso della notte prima, le sue mani sulla mia testa, era sveglia ma non disse una parola.
Era ancora sul terrazzo tra le nuvole e le stelle, aveva continuato a viaggiare tutta la notte prendendosi solo una pausa di sonno tra una stazione e l’altra. Si risvegliò ancora in viaggio, nell’altra dimensione, ancora i colori di Chagall, ancora rumori da lontano che non erano rumori, il vento caldo che stava arrivando per avvolgerla in una coperta umida e sensuale.
Era proprio così o lo stavo immaginando e sperando?
La penetrai subito, la magnifica sensazione di una piccola resistenza del suo sesso all’inizio per poi subito sciogliersi e consentire che il mio cazzo duro entrasse tutto in lei. Mugolio di piacere. Dovevo ...