1. Vacanze in salento


    Data: 28/10/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti

    Se qualcuno volesse commentare questo racconto può scrivermi a marco.pereyra72@yahoo.com
    
    Con la mia compagna Monica, 43 anni, in vacanza al mare del Salento. Io 12 anni più di lei.
    
    Tra noi tutto molto bene, stavamo insieme ormai da 3 anni; anche il sesso funzionava anche se le mie fantasie non incontravano la sua approvazione.
    
    E io, nel tempo, piano piano, provavo a disinibirla sempre più, ottenendo sì qualche risultato, ma non proprio lo sdoganamento totale a cui puntavo e cioè non dico all’attuazione di una qualsiasi trasgressione, ma almeno la condivisione di quelle stuzzicanti fantasie erotiche.
    
    Finchè quella calda serata di luglio, dopo cena, sul terrazzo della casa che abitavamo cominciò un lentissimo, sensuale approccio fisico tra noi.
    
    Piano piano il languore era diventato eccitazione, lei stranamente quasi stordita e sembrava essere stata rapita in alto a navigare sulle nuvole, come in una stampa di un quadro di Chagall in cui una fanciulla vola leggera sui campi, sulle case, sul mare…
    
    il panorama sul terrazzo non era granché, solo molte case basse attorno a noi, alcune abbastanza vicine che potevamo guardare all’interno delle finestre illuminate, poche voci di qual e di là che attraversavano la notte fino a noi
    
    silenzio, voci, figure alle finestre, il rumore di un auto o di un motorino, ancora silenzio, poi voci indistinte, chiacchiericci di gente a prendere il fresco sui balconi.
    
    Lei china sul davanzale in muratura del terrazzo a bearsi di ...
    ... questa atmosfera, si era già persa,;
    
    Mi chinai sul suo collo e la sfiorai dolcemente; sentii subito il suo corpo inarcarsi verso di me, spinsi sul suo bacino, ero già eccitato, non si ritrasse anzi
    
    Continuai a baciarle il collo, le orecchie e con le mani cercai il seno sotto la maglietta, trovai i suoi capezzoli già turgidi e irrigiditi, lei non resistette, si voltò di scatto per baciarmi avidamente, la sua lingua morbida e insistente, docile, spinsi i miei fianchi contro la sua pancia, la volevo subito, lì, in piedi, sotto la luce della luna, davanti alle finestre illuminate
    
    La rigirai quasi con violenza sul davanzale, lei si chinò, io le sollevai con prudenza la maglietta, non aveva il reggiseno, aspettai la sua reazione, ero eccitato ma freddo, la volevo tutta nuda lì all’eventuale sguardo di chiunque potesse vederla; lei non reagì scostandosi, allora le sfilai completamente la maglietta, continuò a restare chinata coprendo la sua nudità;
    
    le baciai la schiena lentamente e risalii verso il collo, la mia lingua sfiorava la sua pelle e sentivo i suoi brividi, le sussurrai all’orecchio che stavo per spogliarla tutta e che avremmo fatto l’amore lì, in piedi, a rischio di essere visti;
    
    la sua voce non rispondeva ma il suo corpo sì, sapevo che ormai era persa in due dimensioni,
    
    in una volava nel cielo tra le stelle, odorava il profumo dell’umidità della notte, tendeva le orecchie verso quel chiacchiericcio lontano che lei riusciva a percepire come parte della ...
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