1. Raffiche di vento


    Data: 20/10/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... più intramontabile, ma che permette una scopata sfrenata a letto o dove sia possibile sdraiarsi. Io ero sdraiata sulla schiena con le gambe aperte, mentre Patrizio adagiato su di me appoggiato al letto con le ginocchia e con i gomiti, per non pesarmi addosso, là in quella posizione sono venuta due volte. La quinta posizione che provammo, fu quella dell’andromaca, dov’è la femmina che domina. Non c’è dubbio, che sia una delle posizioni sessuali preferite dagli uomini, la regina assoluta delle posizioni con la donna di sopra. Patrizio sdraiato sulla schiena, io seduta sopra di lui rivolta verso il suo viso, oppure in alternativa gli voltavo la schiena. Io lo facevo sragionare, perché stringevo i muscoli vaginali mentre mi muovevo. La quinta che abbiamo collaudato è stata la posizione dell’indra, forse la migliore di tutte per le donne, anche per me naturalmente. Io ero sdraiata sulla schiena, sollevavo il sedere e piegavo le gambe per appoggiare i piedi sulla pancia o sul torace di Patrizio, mentre lui doveva inclinarsi in avanti per penetrarmi a fondo. La successiva non c’è stata, perché euforici e accalorati com’eravamo, abbiamo ripreso fiato, perché eravamo sfiniti. Dopo Patrizio m’ha infilato il cazzo nella fica e nel culo alla pecorina, poi sul davanti, perché dopo pochissimi affondi m’hatotalmentesborrato sulla fica e sull’addome,imbrattandomituttaconla sua gelatinosa, bianca, squisita e abbondante essenza.
    
    Adesso, dopo che ha Patrizio ha sborratoiolo osservo, ha gli ...
    ... occhichiusi, penso quale possa essere il suo intrinseco pensiero, il suo interiore e stretto giudizio, il familiare sentimento che lui vive nel momento che ce l’ho davanti o quando mi espone delle storie. Mentre è lì accanto a me, io squadro attentamente la volta di questa camera d’albergo, ponderando e riflettendo sui percorsi della vita d’ognuno di noi, come la stessa sia talvolta atroce, crudele, inafferrabile, ingovernabile e che nel modo più assoluto non sappiamo anteporre né selezionare né scegliere a nostro piacimento la circostanza favorevole e neanche la nostra buona ventura. La vita è come una ruota, che impercettibile e taciturna gira, offrendoci e proponendocicon il suo rotearei suoi indecifrabili, molteplici, tormentosi etalvoltadolorosi assilli, però equamente in modo bilanciato, ci restituisce presentandoci le sue imperscrutabili, numerose, affascinanti e piacevoli meraviglie tutte da scoperchiare.
    
    In seguito, siamo rimasti così per un pocodi tempo, esaminandoci in totale silenzio. Ognuno, invero,sviscerandoe rintracciando nell’altro qualcosa o probabilmente nulla. Siamo due esseri in bilico, due emarginazioni in comparazione, due individui in parallelo, due modalità d’esigere e d’invocare inconsolabilmente aiuto. Il bisogno angoscioso e disperato di calore e di premura, per la conservazione quotidiana in un cosmo che non è il proprio, equivocato e barattato con la brama di svignarsela e di scappare. Ci rivestiamo in fretta, Patrizio si deve approntare, tra ...
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