Sara, la Webcam Girl
Data: 18/10/2022,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... neppure, premette invio e sganciò la bomba. Se le avessero donato una mancia di 1000 token, gli avrebbe aperto la porta nuda. Sapeva che era una cifra altissima, ma d’altra parte anche la ricompensa che offriva non era da tutti i giorni. Per dimostrare agli utenti del sito che faceva sul serio, prese la webcam e la portò in salotto, posizionandola sulla libreria in direzione della porta, sperando che non si notasse troppo. Dovette fare un po’ di prove per sistemarla nella posizione giusta, anche perché non voleva che la testa dell’uomo rientrasse nell’inquadratura. Chissà, magari avrebbe potuto passare qualche guaio, se l’avesse ripreso in faccia senza il suo consenso. Nel frattempo sentiva il computer suonare a ripetizione, le mance stavano arrivando copiose. Il corriere doveva tornare giù e poi rifarsi quattro piani di scale, così quando tutto era ormai pronto lei ebbe il tempo di tornare in camera, al computer. Il contatore era ancora lontano dai 1000 token, ma saliva velocemente. Un utente ne aveva messi addirittura 400 in un colpo solo, chiedendo poi aiuto agli altri utenti per raggiungere il traguardo.
Quando sentì di nuovo bussare alla porta, era arrivata a poco più di 600. Ma non le importò, in fondo aveva deciso di farlo già nel momento in cui aveva lanciato la sfida in chat, era inutile mentire a se stessa. Tornando verso l’ingresso, passò prima davanti alla webcam, per mostrare bene a tutti ciò che stava per fare. ‘Arrivo!’ gridò, mentre intanto allentava la ...
... cintura della vestaglia. Non voleva aprirla del tutto, perlomeno non subito. Anche perché le sarebbe sembrato quantomeno innaturale mostrargli tutto subito, voleva che sembrasse quasi… un incidente. La scollatura però ora era profondissima, anzi quasi senza fine. E un movimento inconsulto poteva denudarla in qualunque momento. Prima di aprirgli la porta guardò ancora attraverso lo spioncino: era lui, e sembrava essere solo nel corridoio. Era il momento di andare in scena.
‘Eccoti! – lo accolse con un sorriso – Hai fatto presto, considerato che non potevi usare l’ascensore’. Lui non rispose, si limitò ad annuire con un sorriso abbozzato. Stava ancora ansimando, quattro piani di scale si facevano sentire. ‘Poverino, sei distrutto! – lo incalzò – Vieni, riposati un secondo’. Nel dire così, gli afferrò un braccio e lo invitò ad entrare, richiudendo poi velocemente la porta dietro di lui. Nel frattempo doveva essersi accorto dello spettacolo che quella sconosciuta gli stava offrendo, perché non ebbe il coraggio di dire una parola. ‘Ecco, siediti’ disse Sara, porgendogli una sedia dal tavolo del soggiorno. Ebbe la freddezza e la lucidità di posizionarla in maniera strategica, di tre quarti, anzi quasi di spalle rispetto all’inquadratura della webcam. In questo modo, anche da seduto, il suo ospite avrebbe potuto mantenere la privacy. Lei gli si posizionò davanti, in piedi, mettendogli quasi le tette in faccia. Ora era impossibile che non si fosse accorto della vestaglia quasi ...