Laila
Data: 09/10/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Laila, Fonte: EroticiRacconti
... riconoscente e devota.
Non aveva chiuso occhio tutta la notte. Il cuore le batteva forte nel petto per l’emozione e l’impazienza. Forse l’avrebbe portata fuori a fare una passeggiata. O magari le avrebbe permesso di mangiare seduta a tavola con lui, e non accucciata per terra ad aspettare gli avanzi. Oppure… mamma mia, non poteva pensarci senza avere un fremito. Le avrebbe finalmente permesso di masturbarsi e godere… oppure le avrebbe addirittura concesso di essere scopata da lui! Non stava nella pelle.
A un tratto sentì dei passi salire le scale. Deglutì forte. Sentì la solita chiave girare nella solita toppa. Eppure i passi erano diversi, ma non riusciva a capire perché.
La porta si aprì e lei si mise subito a quattro zampe, avrebbe perfino scodinzolato di gioia se avesse avuto una coda.
Massimo entrò, bellissimo come sempre, ma non era da solo.
Accanto a lui c’era una donna, in piedi. Lui le cingeva la schiena con il braccio.
Entrarono nell’appartamento e, non appena la porta si richiuse dietro di loro, Laila capì che lui non le cingeva teneramente la schiena, ma, con una mano, teneva una lunga catenella che scendeva lungo la spina dorsale di quella donna, sotto il cappotto, e che, in alto, si collegava a un elegante collare che le circondava il collo. Infatti bastò un gesto deciso della mano per far mettere la donna a quattro zampe, di fronte a Laila.
Massimo allora le spiegò: “Questa è Ketty, la mia nuova cagnolina. Così non sarai più sola, potrete ...
... farvi compagnia mentre io non ci sarò…”
Laila non sapeva come accogliere quella novità. Sperava in cuor suo che non fosse quella la bella sorpresa che aveva atteso per un intero anno…
“… è questa la bella sorpresa che ti avevo promesso. Ti piace, vero? Sei felice, VERO?”
Laila soffocò la delusione e annuì sottomessa, come faceva sempre. Massimo faceva tutto questo perché la amava, era così generoso con lei, che invece non si meritava il suo amore, e quindi doveva essere felice.
Allora Massimo si abbassò e, con pochi gesti sbrigativi, sfilò il cappotto dal corpo di Ketty, lasciandola nuda, con collare e guinzaglio, davanti a Laila. Ketty era minuta come Laila, ma la carnagione era più scura, i lunghi capelli neri e lisci le ricadevano ai lati del collo, nascondendo parzialmente due seni molto grandi che, a giudicare da come mantenevano intatta la loro forma in quella posizione, dovevano essere ben sodi.
“E ora da brave, fate amicizia, annusatevi…”
E loro obbedirono. Si avvicinarono piano, annusandosi il viso, fermandosi con le labbra a pochi centimetri dalle labbra dell’altra. Gli occhi negli occhi. L’aria che usciva animalescamente dalle narici. Laila pensò che Ketty aveva un odore buono, di profumo esotico e pelle calda.
“Dai, coraggio, fatemi vedere che siete diventate amiche… fate come le brave cagnette, avvicinatevi e leccatevi il muso.”
E loro eseguirono.
Massimo, in piedi nel suo completo elegante, osservava soddisfatto - e con il membro già in ...