1. Laila


    Data: 09/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Laila, Fonte: EroticiRacconti

    Laila.
    
    Tic tac, tic tac, tic.
    
    Ascoltava, come ogni giorno, il ticchettio della lancetta del grande orologio appeso al muro della cucina. Mancavano pochi minuti alle sei. L’ora in cui ogni giorno sentiva la chiave girare nella toppa della porta di casa e lui finalmente tornava. Aspettava, come ogni giorno davanti alla porta, fremente e tremante, il suo ritorno. Ma oggi non era come ogni giorno. Oggi era una giornata speciale. Gliel’aveva detto lui ieri, perché oggi era il loro anniversario e lui le avrebbe fatto una bellissima sorpresa.
    
    Era l’anniversario di quando lei era diventata sua. Di quando lei aveva iniziato a chiamarsi Laila, perché lui le aveva dato quel nome. Insieme a tutto il suo immenso e totalizzante amore che le concedeva ogni giorno.
    
    Sì, perché c’era stato un tempo, che lei ricordava ancora anche se in modo sfocato, in cui lei aveva un altro nome. Si chiamava Beatrice. E un giorno Beatrice, una ragazza piena di vita, ma anche timida e riservata, aveva conosciuto Massimo, l’uomo più grande e più esperto, che l’aveva immediatamente conquistata e sedotta con la sua dolcezza, la sua passione, le sue attenzioni, il suo amore. A quei tempi lui la inondava di messaggi, telefonate, regali, e la amava, la amava moltissimo. E soprattutto sapeva far scivolare le mani sul suo corpo in quel modo unico che le faceva desiderare cose mai desiderate prima. Le prendeva il viso tra le mani, la baciava facendole tremare le ginocchia, faceva letteralmente l’amore con ...
    ... lei, in tutti i modi, e la faceva raggiungere livelli di piacere che non aveva mai sperimentato prima.
    
    Fino a quel giorno. Quel giorno in cui cambiò tutto.
    
    Lo ricordava perfettamente, come fosse accaduto ieri.
    
    Lei lo aspettava a casa, come faceva spesso, aveva riordinato, aveva cucinato, aveva pulito per fargli piacere, per vederlo contento e soddisfatto di lei.
    
    Aveva sentito girare la chiave nella toppa della porta d’ingresso. Lui era entrato, bellissimo e irresistibile come sempre, con i capelli brizzolati e il sorriso che le faceva rimescolare l’anima ogni volta.
    
    Si era tolto il cappotto, aveva posato per terra la borsa e appeso le chiavi al gancetto sulla parete.
    
    Poi l’aveva chiamata, con la voce profonda che lei amava tanto. “Vieni qui. Subito!”
    
    Pareva un ordine. Anzi, era un ordine. Ma a dir la verità a lei un po’ piaceva questo suo modo autoritario. La faceva sentire più donna, più femmina, più sua.
    
    Era quindi accorsa da lui. “Dimmi…” gli aveva risposto.
    
    “Inginocchiati.”
    
    Lei aveva obbedito, come sempre. Perché sapeva che il suo amore per lei era immenso e tutto ciò che lui le chiedeva era una dimostrazione di questo immenso amore. Che lei, spesso, pensava di non meritare.
    
    Si era inginocchiata davanti a lui e aveva osservato i movimenti delle sue mani che si slacciavano la fibbia della cintura, abbassavano la cerniera dei pantaloni ed estraevano il membro che tante e tante volte l’aveva fatta godere.
    
    “Apri la bocca.”
    
    Lei eseguì. Del ...
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