Vite nascoste - Racconti Erotici

Vite nascoste

... calore quando lo guardò. Dov'era andata questa Irina? Quando si era trasformata nella donna abbottonata che conosceva come sua madre?

"Bellissimo, tutto qui", finalmente Claudio annuì, gli occhi fissi sul suo partner. "Sono molto interessato."

"Mi fa piacere sentirtelo dire." Lei gli sorrise e prese un respiro così profondo che il suo petto minacciò di far scoppiare i vestiti. "C'è qualcos'altro che vorresti vedere?"

"Sì. Questo."

Detto questo, l'uomo le fece scivolare la giacca dalla spalla e la gettò su una panchina vicina. Irina si scostò i capelli e si mosse lascivamente. Nel top senza maniche e nella gonna succinta, mostrava la figura di una bambola Barbie, con una forma femminile e slanciata e una vita incredibilmente sottile.

Julio sentì la sua bocca seccarsi. Tutto lo spingeva a saltare in piedi ed estrarre il DVD dal lettore prima che accadesse altro. Ma allo stesso tempo sapeva che nessun potere al mondo gli avrebbe impedito di guardare questo film fino alla fine.

Sua madre! Così giovane e radiosamente bella. Incredibile!

Con sforzo raccolse i suoi pensieri. Claudio non poteva essere suo padre. Nel film, Irina era giovane, ma riconoscibilmente più grande di diciannove anni. Poteva averne ventisei o ventisette pensò. Cazzo, dieci anni fa.

Il video era stato girato, niente di meno che, dopo la sua nascita. Quando aveva da poco smesso di pisciare a letto.

Ma in quel momento era molto meno interessato al suo possibile padre che a sua ...

... madre.

La musica aumentò di decibel e la coppia finalmente si baciò. Ancora una volta Julio ebbe l'impressione che tra i due ci fosse qualcosa di più di un semplice rapporto professionale tra colleghi. Pomiciavano così tenacemente e teneramente che avrebbero potuto anche essere dei veri amanti. O forse lo erano davvero, allora.

C'erano muscoli tesi sotto la giacca. Strinse Irina al centro e la sollevò liberamente finché non fu in piedi sulla panca. Un primo piano mentre baciava la parte superiore prosperosa e premeva le labbra sulla carne tenera. La donna si girò leggermente e gli spinse in bocca la punta del seno. Subito dopo, gemette così devotamente che il lieve pulsare nei pantaloni di Julio si gonfiò fino a diventare una tensione pulsante. La tensione erotica del filmato lo travolse come una locomotiva a vapore che gradualmente acquistava velocità.

Con un suono impaziente, Irina si tirò la maglia sopra la testa. L'attenzione di Julio era ipnotizzata. Non c'èra da stupirsi, i riccioli rosso fuoco dovevano essere una parrucca. Non ricordava che sua madre si fosse mai fatta crescere i capelli così lunghi o li avesse tinti di quel colore.

Adesso saltellava sulla panca con un reggiseno di pizzo bianco. L'uomo la baciò e riportò la sua attenzione sui suoi seni. Mordicchiò la curva e strinse un lato con forza in modo che la pienezza si gonfiasse in modo stuzzicante sulla sua scollatura. Poi tirò giù l'orlo della coppa sinistra con il dito indice. La telecamera ingrandiva, ...