1. Vite nascoste


    Data: 06/10/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69

    ... utilizzata come deposito rapido per tutto ciò che non era più necessario al piano di sopra. Ormai era completamente ingombra.
    
    "Hai nove ore." Irina guardò l'orologio.
    
    "Ma oggi ho un appuntamento con Diego e Armando..."
    
    Si interruppe. Il viso di sua madre era improvvisamente proprio davanti al suo naso, i suoi occhi erano diventati delle fessure. Respirava con un controllo faticoso. I suoi denti stavano digrignando. Era mezza testa più bassa di lui, ma sembrava che lo stesse fissando.
    
    "Uh...va bene. Lo farò. Sono...mi dispiace. La sua voce era ridotta a un sussurro." Fece un passo indietro, odiandosi per questo.
    
    "Nove ore!"
    
    Sua madre si raddrizzò e salì sulla sua preziosa macchina. Con un ultimo sguardo minaccioso attraverso il parabrezza, avviò la macchina e rotolò all'indietro fuori dal posto auto coperto e attraverso il cancello del vialetto, che si aprì automaticamente. Un rombo del motore e lei se n'era andata.
    
    "Che fottuta situazione del cazzo", gemette Julio, strofinandosi la faccia. Il suo bel sabato, per aver gridato a squarciagola. E sarebbero state solo nove ore oggi. Rimasero quarantun ore di lavoro da schiavo. Il periodo fino a quel momento meravigliosamente rilassato tra il liceo, e qualunque cosa sarebbe successo dopo, aveva preso un colpo serio.
    
    Per prima cosa, sgranocchiò i suoi cereali e scrisse un messaggio ai suoi amici. Immediatamente arrivarono le condoglianze, mescolate a commenti beffardi. Offerte di aiuto, invece: nessuna. ...
    ... Gettò lo smartphone sul tavolo e sbuffò.
    
    "Tutto ok. Il seminterrato, la cantina o quello che cazzo è", borbottò e si diresse verso le scale. "Nessun problema. Posso gestirla."
    
    Per mezzo minuto pensò di accontentarsi velocemente con l'aiuto di una clip online, tanto per sfogarsi un po'. Quando avevi 18 anni e non avevi mai avuto una ragazza, quando erano trascorse più di dieci ore dalla tua ultima sega e quando eri solo tutto il giorno, questa risultava un'idea logica. Quasi avvincente! Ultimamente aveva visto così tanti video che ormai si considerava una specie di esperto di pornografia. Non c'era una laurea là fuori basata su conoscenze stravaganti?
    
    "No! Affrontalo da uomo!", si disse. "Se metti un dito sul tuo cazzo, alla fine ti costerà due o tre ore. Quella matta, esploderà come una bomba atomica se il seminterrato è ancora in disordine al suo ritorno."
    
    Con un profondo sospiro scese le scale. Accese la luce e si guardò intorno. Il suo coraggio affondò. Accanto alle scale c'era un piccolo locale caldaia, tenuto abbastanza sgombro. Ma il resto, una stanza a forma di L di almeno cinquecento piedi quadrati, sembrava un labirinto caotico. Scaffali correvano lungo le pareti, stipati di scatole, casse, sacchi e altro. Ma non potevi raggiungerli affatto, perché l'intero spazio al centro era occupato anche da pile, pile e scatole, avventurosamente sovrapposte a opere d'arte astratta alte quanto una stanza. Puzzava di muffa e di polvere. Due lampadine nude fornivano luce ...
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