1. Eneide Postmoderno-Dell’incontro con i Lotofagi


    Data: 05/07/2018, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... fatto da settimane intere.L’indomani, avrebbe voluto andare alla ricerca di quell’eremita ma non gli fu subito possibile.Aniseus gli chiese un incontro. Parlarono nella casa in cui quest’ultimo e Tia avevano preso alloggio con il beneplacito degli abitanti di Jala.-Ti devo delle scuse, o comandante.-, disse Aniseus.-Nessuna scusa é necessaria. Lo scoramento é una conseguenza naturale della nostra situazione.-, rispose Janus. Il giovane annuì.-Ma gli Déi hanno dimostrato la loro approvazione al tuo agire, sconfessando le mie pretese.-, disse, -Tant’é. Il loro giudizio é palese. Se v’é davvero un destino é sicuramente prossimo.-.-Lo spero davvero. Invero, gli déi si sono dimostrati benevoli, o Aniseus.-, disse l’Esule.-E prego si dimostrino nuovamente tali. Non furono sufficienti le nostre tribolazioni e il dolore?-, chiese questi. Janus sospirò.-Nessuno conosce la loro volontà.-, disse, -Io seguo la strada tracciata riconoscente per i doni e sopportando le tribolazioni come prova di volontà.-.Non disse ovviamente ciò che davvero pensava. Che il loro tormento era meritato.Che la loro erranza avrebbe avuto ancora e ancora senso, mille e mille volte.Che si sentiva perso. Perduto. Smarrito nel vorticare del fato. Si alzò.-Spero invero di aver risposto alle tue domande, Aniseus. Ora perdonami: debbo restare solo un istante. Anelo alla tranquillità magnifica che qui é così presente, e che da anni non assaporavo davvero.-, disse a mo’ di congedo.Aniseus annuì e, uscito l’Esule, ...
    ... sospirò.Nulla era stato detto di nuovo, eppure, nonostante l’arroganza, il giovane sapeva bene che Janus nascondeva qualcosa. C’era stata esitazione nel suo parlare e il suo congedo, sebbene leggitimo, gli pareva affettato, dettato dal desiderio di concludere una conversazione sgradita.Interrogandosi su ciò, vide arrrivare Tia.La giovane dagli occhi felini e la bellezza esotica sorrise.-È un luogo magnifico.-, disse.-Lo é, invero.-, disse il giovane. La ragazza gli piaceva ma non sapeva come esprimere a parole il suo sentimento senza risultare volgare o banale.-Mai avrei creduto di vedere un luogo tanto pacifico, tanto sereno. Sulla mia isola il conflitto era la costante e troppo spesso ciurme di navigatori solcavano il mare per non tornare. Fu così che persi i miei genitori. Morirono in mare, non fecero ritorno dalle liquide profondità.-, mormorò lei.-Perché mi dici questo?-, chiese Aniseus, confuso.-Perché mi piaci. Sei deciso, orgoglioso, persino. Sono virtù presso la mia gente. Il tratto di un leader. Tu dovresti guidarci, non Janus. E lo sai bene. Lo hai sfidato, primo fra tutti.-, disse lei.-Janus é favorito dagli Déi. Non v’é modo per me di scavalcarlo, anche se confesso di non essere in accordo con le sue decisioni.-, disse Aniseus.-No. Gli déi non hanno nulla a che vedere con questo. È stata solo fortuna, un capriccio del fato ha favorito l’avverarsi della sua volontà, ma nulla di più. E come viene, la fortuna va.-, ribatté Tia.-Perché mi sembra che ci sia dell’altro?-, ...
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