Relax pomeridiano - Racconti Erotici

Relax pomeridiano

... passanti che incrociavamo.

Arrivati all'hotel, salimmo la scalinata verso le nostre camere che, scoprimmo essere distanti solo qualche porta.

Giunto il momento di separarci notai quanto le ragazze non fossero troppo convinte della cosa, desiderose di passare ancora un pò di tempo assieme.

"Perché non entrate e state un pò con noi?" disse Alessia ai nostri amici "Visto che volevamo riposarci un pò non vedo perché non farlo assieme" aggiunse rivolgendosi ora anche a me.

"Già, non sarebbe una cattiva idea. Ci farebbe molto piacere" la spalleggiai, immaginando di proseguire quello che avevamo cominciato quella mattina. Un brivido scosse il mio basso ventre all'idea.

"Ma certo, sarebbe meraviglioso!" Sarah rispose facendo saltelli di gioia che fecero rimbalzare più volte il proprio seno sodo.

Entrammo in camera e ci accomodammo sul letto togliendoci le scarpe.

Sarah si sdraiò stiracchiandosi tutta proprio mentre ero chinato per allentare i lacci, mettendo in bella mostra le sue grazie sotto il vestitino bianco.

Alessia, di fianco a lei mi ammonì scherzosamente con lo sguardo, mentre con la mano si stava già allungando verso di lei, accarezzandola sensualmente tra le gambe.

Sarah gemette sorpresa sentendo le dita di Alessia dentro di lei, che lavoravano minuziosamente in profondità.

Sentii immediatamente il mio cazzo indurirsi, a quella stupenda visione saffica perciò mi liberai velocemente dei vestiti.

"Perché voi maschietti non andate a fare ...

... una doccia mentre noi ci rilassiamo un pò?" disse Sarah ansimando sempre più velocemente per il piacere.

"Per negare loro il nostro spettacolo? Potete rimanere, però potete solo guardare per ora!" ci intimò Alessia "Ho bisogno di dedicare un pò di tempo a questa bella passerina. "

La mia compagna era una sorpresa continua, ormai stava dando sfogo a tutti i suoi impulsi, sopiti da troppo tempo a causa degli impegni famigliari.

Vidi letteralmente sgretolarsi in lei quello spesso muro, cementato mattone dopo mattone dalla densa malta dell'inibizione, costruito tutto attorno a lei durante questi anni.

Io e Luca obbedimmo delusi e ci sedemmo sulle sedie di fronte al letto per goderci la scena in prima fila. Lui era ancora vestito ma i pantaloni erano già tesi sopra la sua notevole erezione.

Io invece, libero da ogni pudore ero con il cazzo in mano, pronto a gustare ogni attimo e facendo su e giù lungo il membro già umido di desiderio.

Alessia si chinò sul ventre di Sarah, sprofondando il viso tra le sue gambe e passando delicatamente la lingua attorno le labbra perfettamente lisce e bagnate.

Due dita erano sempre dentro di lei che lavoravano senza sosta facendola godere ad ogni movimento.

"Hai una fica così buona" continuava a ripetere alla sua vittima.

Nel frattempo Luca, non potendo più contenere il proprio cazzo nelle mutande, lo aveva liberato da ogni costrizione e si stava segando lentamente, impaziente di entrare in azione.

La sua cappella, che ...