Buon vicinato 2
Data: 04/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: elmatador89, Fonte: Annunci69
... mani sopra, accarezzandoli e stuzzicando i capezzoli con i pollici. Lei ebbe un fremito, e mi fissò di nuovo. Per un attimo temetti stesse per avere la stessa reazione della prima volta, ma per fortuna chiuse gli occhi, e la sua mano riprese a masturbarmi dentro i boxer a ritmo lento. Portai le mani sulle sue tempie e guance. Le mie mani grandi avvolgevano il suo volto. I suoi occhi si riaprirono, e io passai il pollice destro sulla sua bocca, dicendole con un filo di voce “Credo che questa bocca sia desiderata al piano di sotto.”
Lei fece un respiro più profondo degli altri, e assecondò le mie mani, che delicatamente avevano iniziato a spingerla verso il basso. Mollando per un attimo il mio cazzo, le sue mani si poggiarono sui miei fianchi, mentre le sue ginocchia si piegavano, portando la sua fronte all’altezza del mio pube. Autonomamente mi portò giù pantaloncini e boxer. Il mio cazzo le sbattè sul naso dopo essere sfuggito ai boxer. Lo impugnò con la destra, mentre la sinistra andava sul mio sedere, lo guardò, e lo fece sparire in bocca. Era anche meglio dell’altra volta. La mia mano destra sulla sua nuca assecondava i suoi movimenti e incoraggiava gli affondi. Trattenni ogni commento che avrei voluto fare sulla sua bravura e esperienza, per paura che si interrompesse di nuovo la magia. All’improvviso tolse il cazzo dalla bocca e si tirò sù. “Scusami” - disse guardandomi negli occhi - “non posso stare molto tempo in ginocchio…”
“Ah, va bene…” dissi, e prima che ...
... riuscissi a proporle altro, continuò lei: “Sei un uomo forte e carico…”. Quindi si mise sulle punte, passò una mano dietro la mia testa e si avvicinò al mio orecchio, sussurrando, con voce calda “Prendimi… Sfogati su di me...”.
Quell’invito fece letteralmente esplodere il mio cervello, e non solo. Non ci vidi più. Mi voltai lentamente a cercare conferma nel suo sguardo. Sul serio aveva detto una cosa del genere? Lei deve aver letto la mia mente, perché fece cenno di sì con la testa. Poi si distaccò da me, si girò e fece per allontanarsi lentamente.
Due passi. Fece solo due passi. Liberatomi in un solo colpo di pantaloncini e slip che mi impedivano di camminare, con un singolo passo lungo la raggiunsi e la afferrai per i fianchi. mi strinsi a lei. Il mio cazzo premeva sul suo sedere ben avvolto dai jeans. Accostai la mia bocca al suo orecchio sinistro, e le sussurrai “Ah, è così, quindi?” Lei, senza girarsi, rispose: “Sì”
La afferrai per le spalle e la feci voltare. Fissandola negli occhi, portai le mie mani ai suoi pantaloni e feci per sbottonarli. Poi mi inginocchiai, le sfilai le scarpe, una alla volta, e i jeans. Rimase in slip, color carne, che non tardai a sfilarle lentamente, facendoli scivolare sulle cosce lisce. Aveva delle splendide gambe, che devono aver fatto voltare parecchi uomini negli anni, e che avevo avuto modo di notare nelle foto che mi aveva mostrato la prima volta a casa sua. Lei ora era nuda, e si era appena dichiarata mia. Mi rimisi in piedi e mi ...