1. Serpe senza veleno…non morde (epilogo)


    Data: 24/09/2022, Categorie: Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    ... me abbracciandomi con forza. Sebbene la mia ragazza fosse a km e km di distanza, avevo la sensazione che in quel momento si trovasse dietro di me. Arrivammo in anticipo e, dopo aver parcheggiato il motorino decidemmo di farci una passeggiata nei pressi del pontile. Fatto qualche metro, la mia mano venne raggiunta da quella di Fede, decisa a voler passeggiare mano nella mano. Mi fermai un attimo a guardarla.
    
    “…cosa c’è? Ti vergogni a passeggiare mano nella mano con la tua ragazza?” – chiese sorridendomi. “No, affatto” – le risposi
    
    Fede aveva di nuovo quella strana luce negli occhi che avevo visto quella mattina a scuola dopo il bacio a stampo… …sentìi addosso una strana eccitazione, che pensai fosse legata a quel gioco che avevamo appena iniziato.
    
    Continuammo a passeggiare mano nella mano fino all’arrivo degli amici, allo scambio di battute e alle presentazioni. “Lei è…” – esitai “…Neus, mi chiamo Neus. Sono la sua ragazza.” – cinguettò Fede completando la frase che avevo iniziato “Sì, sì…quella ragazza catalana!” – fece una delle ragazze del gruppo ricordandosi del giorno in cui le scuole avevano fatto il gemellaggio. “…quindi state insieme?” – chiese un altro “Due mesi e dodici giorni!” – rispose prontamente mia sorella stringendosi al mio braccio.
    
    Fede era entrata completamente nella parte: iniziarono le domande dei ragazzi incuriositi dalla singolarità del suo nome. Lei rispose raccontando parte della vita di Neus con una sicurezza e una convinzione tale da ...
    ... dimostrarmi (come se non ce ne fosse stato bisogno) quanto profondamente lei e la mia ragazza si conoscessero. Cominciai a fare il gioco di Fede comportandomi con lei da “ragazzo”: carezze, smancerie, parole sussurrate, abbracci. Andammo tutti a mangiare in un ristorante austriaco non lontano dal pontile. La serata trascorse piacevolmente tra battute, aneddoti e risate. Il comportamento di Fede mi stupì: dolce con me, garbata con gli altri…una persona completamente diversa da quella che conoscevo. Era diventato difficile per me riuscire a capire se stesse recitando o se stesse agendo in modo naturale.
    
    Tornati in strada, i ragazzi ci proposero il dopocena tradizionale di Ostia ossia il dessert a base di bombe alla crema servita ‘a missile’ in un locale storico nell’area pedonale. Mentre eravamo in fila in attesa del nostro turno la abbracciai e le diedi un bacio sul collo. Non ebbi il tempo di gustarmi la sua reazione, i commenti divertiti dei ragazzi su come io e Fede ci stessimo comportando come piccioncini in amore scatenarono le risate generali.
    
    “…vi invidio un po'” – disse una delle ragazze
    
    Io e Fede ci guardammo sorridendo: quel gioco che avevamo iniziato era diventato davvero divertente. Tra risate e scherzi la serata in compagnia si avviò alla conclusione: i ragazzi si dovettero congedare perchè si era fatto tardi e dovevano rientrare a Pomezia. Ci lasciarono soli al pontile. Sia io che Fede eravamo un po’ brilli e decidemmo di farci un’ultima passeggiata sul ...
«1234...»