Loredana 1 - Racconti Erotici

Loredana 1

... sulla battigia giocando con le onde, con la sabbia, con la risacca, quasi come bambini bradi; da mia moglie, nessuna notizia; decidiamo allora di andare a cenare insieme; lei torna al bungalow ed esce con un abitino leggero e trasparente, che esalta la sua bellezza ma non copre niente, né il bikini striminzito e seducente che indossa né il corpo meraviglioso che possiede; io indosso un pantalone leggero e una camicia celeste.

Quando vado al nostro bungalow per vestirmi, mi rendo conto con totale evidenza che Francesca manca almeno dal giorno precedente; dove abbia passato la notte e la giornata mi sfugge; probabilmente è uscita in costume e così è rimasta; provo io a chiamarla, stavolta, ma mi risponde la segreteria; chiamo il mio amico avvocato che so in studio per lavoro e gli chiedo come posso regolarmi con mia moglie che mi ha apertamente lasciato ed è sparita con un amante.

Mi suggerisce di aspettare ancora una giornata e, nel caso, decidere di denunciare la scomparsa; mi chiede, amichevolmente, se è successo qualcosa per cui voglio prendere altre decisioni; gli dico che mi si è accesa la fiamma di un nuovo amore per cui sarei anche dell’idea di lasciarla al villaggio e di andarmene con l’altra; mi avverte che devo almeno far passare il tempo utile per accusarla di abbandono del tetto coniugale.

Andiamo a cenare e ne approfitto per chiedere al proprietario, brutalmente, se ha notizie del soggiorno nel bungalow di mia moglie; mi confessa che per certo sa che nei ...

... quattro giorni di presenza nella struttura, mia moglie non ha mai passato la notte con me, evidentemente mi rifilava un sonnifero e andava a bagordare per conto suo, insieme agli animatori che si è passati quasi tutti; gli chiedo perché non mi ha avvertito; la risposta è ovvia, ‘tra moglie e marito … ‘; il cornuto è sempre l’ultimo a sapere.

Durante la cena, chiedo a Loredana se accetterebbe di trasferirsi con me da un’altra parte lasciando Francesca alle sue fisime sulla menopausa; ha capito la situazione e mi avverte solo che lei si butterebbe anche nelle fiamme dell’inferno, con me; ma che se decido di fare il salto, devo sapere che non posso tirarmi indietro all’ultimo momento o mentre sto saltando; divento severo come nella professione e le dico con durezza che sono abituato alle scelte e che, se glielo propongo, è perché ho deciso.

Mi prende la mano attraverso il tavolo e con dolcezza mi fa riflettere che parla solamente per non rinfocolare il mio rancore; mi ama e vuole fare qualunque cosa le chieda; mi prega però di parlare a mente fredda e non sotto lo stimolo di rivelazioni inaccettabili; la bacio sulla guancia, affettuosamente, e le ribadisco che ho deciso e non ci saranno santi che mi facciano recedere dalla decisione; le chiedo di dormire con me, nel mio letto doppio; mi ricambia il bacio, a stampo, sulla bocca.

Ceniamo in un clima di amore contrastato, con mille dubbi e tanta volontà; sono preso da lei e sento con odio l’arroganza di ma moglie che non ...