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Francesca: racconto n.324
Data: 19/09/2022, Categorie: Racconti Erotici, Sensazioni Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... suppone di aver fatto la pipì nel letto. Dal giorno del sogno è passata più di una settimana e ancora non l’ha rivisto. Quel sogno l’ha lasciata insoddisfatta ed incuriosita fortemente. Ogni giorno Francesca cerca di tornare volutamente alla stessa ora nella speranza di rivederlo ma sempre è un insuccesso finché, inaspettatamente, una domenica verso la una nel rientrare a casa per pranzo, lui è lì nei pressi dell’ascensore. Francesca ha avuto un colpo al cuore e resta un secondo nell’atrio di ingresso a guardarlo dicendosi “E adesso cosa faccio?” ed una voce interna dirle “Non fare la stupida: entra in ascensore con lui!” Anche lui si è fermato nel vederla ed appena aperta la porta della cabina si è fermato forse dicendosi le stesse parole che si è detta lei. Anche lui la guarda attentamente godendo il danzare di Francesca sui tacchi alti ed anche il look a partire dal vestito corto di gran moda che lei indossa e che la rende splendida facendo risaltare le gambe che paiono infinite, per finire al trucco accurato che la fanno sembrare una donna nel pieno della maturità. Nell’avvicinarsi a lui, Francesca vede che i suoi occhi sono neri come due carboni e sono tanto sono scuri che sembrano truccati da delle lenti a contatto. Con quelle ciglia nere e la pelle olivastra stanno benissimo. Lei pensa che stavolta non gli darà solo il piacere del suo sorriso senza avere nulla in cambio. Lui preme il bottone del piano più alto del palazzo e la cabina si solleva. Francesca si ...
... mette di fronte a lui e come d’abitudine davanti alla porta dandole le spalle nel tentativo di evitare il suo sguardo però non fa in tempo a girarsi che lui le afferra i capelli raccolti a coda facendola appoggiare contro le due porte. Francesca avverte il freddo delle maniglie poiché il suo top di lino non attenua minimamente quella sensazione e la parte inferiore non è infilata dentro la gonna. La gonna è di seta leggera ed in pochissimo tempo la sente sopra le anche. Lei sente anche il rumore della zip del pantalone di lui che scende ed anche qualcosa di caldo che si appoggia tra le natiche e il cotone dei boxer. Quell’uomo, di cui lei ignora il nome, ha il sesso somigliante ad un aratro tanto è rigido e, aiutandosi con una mano, lo sta passando tra le natiche scavando nel mezzo. L’altra mano, come se Francesca lo avesse autorizzato, l’ha fatta entrare sotto la camicetta strisciando come un serpente aderendo alle curve del corpo. Solitamente Francesca non usa reggiseno e lui non trovandolo mugola approvando quella scelta ed approfitta per andare direttamente ad afferrare con i polpastrelli un capezzolo senza che lei abbia lottato per ostacolarlo. Quel capezzolo così femminile ornato da una barretta dorata con un ciondolo sembrava attenderlo già duro per l’eccitazione. Il vetro della porta nel frattempo si è completamente appannato a causa sia dei profondi respiri a bocca aperta di lei sia per quelli di lui la cui eccitazione è già elevata. Da quei vetri, sia dall’interno che ...